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Ue apre procedura su deficit per Italia, Francia e altri 5

 
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Dopo la pausa dettata dalla crisi economica provocata dalla pandemia virale, la Commissione europea è tornata oggi, mercoledì 19 giugno, ad applicare pienamente le regole di bilancio. Ritiene quindi che l apertura di una procedura per deficit eccessivo per sette paesi membri, tra cui l Italia e la Francia, sia giustificata. Nel frattempo, entrambi i paesi sono riusciti a ridurre quelle vulnerabilità macroeconomiche che hanno segnato la loro economia in questi anni. Alla luce di questa valutazione e dopo aver preso in considerazione il parere dei direttori dei tesori nazionali, la Commissione europea intende proporre al Consiglio di aprire una procedura per disavanzo eccessivo per questi Stati membri in luglio. A differenza che in passato, Bruxelles non ha in questa circostanza precisato l ammontare delle correzioni di bilancio da introdurre fin dal 2025 per ridurre i deficit nazionali (in Italia, nel 2023, il disavanzo era pari al 7,4% del PIL). Secondo le nuove regole di bilancio appena entrate in vigore, i paesi con un deficit eccessivo devono presentare entro il 20 settembre un piano pluriennale di risanamento delle finanze pubbliche. Solo in autunno quindi Bruxelles specificherà l ammontare dell aggiustamento annuo necessario per rientrare nei ranghi. Per ora, si limita a raccomandare che la crescita della spesa netta nel 2025 sia coerente con l aggiustamento di bilancio richiesto dal nuovo quadro di governo economica. Abbiamo deciso di rinviare a novembre precisioni sull ammontare della correzione da introdurre nel 2025 per garantire coerenza con il percorso pluriennale di aggiustamento , ha spiegato un funzionario comunitario. La tempistica non esimerà i paesi dall introdurre manovre correttive nei bilanci dell anno prossimo. Invieremo questa settimana ai singoli paesi una ipotesi di traiettoria di aggiustamento dei bilanci in deficit eccessivo. Sapranno fin da ora quale correzione prevedere nel 2025. Le nuove regole contengono un aggiustamento minimo strutturale dello 0,5% per i paesi che hanno un deficit eccessivo. I piani di aggiustamento nazionale saranno di quattro o sette anni, a seconda se il governo deciderà di allungare il periodo di correzione introducendo investimenti e riforme. È presumibile che l ipotesi di traiettoria che verrà proposta dalla Commissione europea preveda un aggiustamento strutturale di circa 0,6% all anno su sette anni. Approfondiamo il tema con Gianni Trovati de Il Sole 24 Ore.

Terza edizione del Gala del Farnese d Or, l'evento promosso dalla Chambre de Commerce Française en Italie

Domani nella splendida cornice dell'ambasciata di Francia in Italia si terrà la terza edizione del Gala del Farnese d Or, l evento promosso ogni anno dalla Chambre de Commerce Française en Italie con l'obiettivo di valorizzare i rapporti italo-francesi attraverso il prestigioso riconoscimento «Le Farnese d Or» conferito a personalità e aziende che si sono contraddistinte nel rafforzare il valore del legame tra Italia e Francia. Quest'anno i sei premiati - protagonisti dell'economia, della finanza e della cultura nei rapporti Italia-Francia - sono stati selezionati per la prima volta da una Giuria d'eccezione composta da Monica Bellucci, Renato Brunetta, Marie-Claire Daveu, Simone Marchetti e Claudia Parzani; guidati dall'imprenditore Santo Versace. Il presidente della Chambre de Commerce Française en Italie Denis Delespaul ha spiegato che: " In questo particolare momento storico dove assistiamo quotidianamente a incognite e pericoli è necessario valorizzare il rapporto Italia-Francia superando le politiche divergenti per focalizzare l attenzione sul comun denominatore di questi due Paesi fatto da radici storiche, economiche e culturali condivise. Italia e Francia sono l esempio di una collaborazione strategia proficua, come conferma un nostro recente sondaggio realizzato con Ipsos. Entrambe, infatti, godono di un orizzonte comune di interessi a livello nazionale ed europeo, il cui rafforzamento potrà originare benefici condivisi per entrambi. Sono entusiasta di essere giunto alla terza edizione del Farnese d Or, un occasione annuale per celebrare i rapporti tra i due Paesi e voglio ringraziare i premiati selezionati dalla Giuria per il contributo esemplare che offrono nel consolidare le nostre relazioni bilaterali. I rapporti tra Francia e Italia sono stretti e dinamici. I due paesi, che rappresentano insieme 127 milioni di cittadini europei e contribuiscono al 30% del PIL dell Unione europea, sono importanti partner commerciali l uno per l altro. Nel 2023, l'Italia è stata il quarto partner commerciale della Francia, mentre la Francia il secondo partner commerciale dell Italia, dopo la Germania. Inoltre, la Francia è il principale investitore in Italia, con un flusso di IDE (investimenti diretti all estero) di 80,1 miliardi di euro nel 2022. Ne parliamo con Denis Delespaul, presidente della Chambre de Commerce Française en Italie.

Svimez, il Sud cresce più della media nazionale: +1,3% per il Pil nel 2023, non succedeva dal 2015

Oggi è stato approvato il disegno di legge sull'Autonomia. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni: "Abbiamo scelto fin dal primo momento di impegnarci per un'Italia più forte e più giusta, assicurando più autonomia, più coesione e più sussidiarietà, che rappresentano i cardini del disegno di legge sull'Autonomia differenziata, ossia l'esatto contrario delle logiche del passato incentrate su politiche meramente assistenziali, soprattutto nel Mezzogiorno". Di tutto altro avviso le opposizioni con il Pd che attacca e annuncia: "Insieme alle altre opposizioni, ai movimenti e alla società civile, siamo pronti a raccogliere da subito le firme per un referendum" che "sicuramente boccerà lo 'spacca Italia'". Intanto proprio oggi emerge il dato che il Sud cresce più della media nazionale. Nel 2023 il Pil del Mezzogiorno è aumentato dell 1,3% contro una media nazionale del +0,9% secondo le stime della Svimez. Non accadeva dal 2015. Altrettanto favorevole al Sud è la dinamica occupazionale. Gli occupati nel Mezzogiorno sono aumentati del +2,6% su base annua, più che nelle altre macro-aree e a fronte di una media nazionale del +1,8%. «Non si tratta di un anno isolato - sottolinea Luca Bianchi, direttore della Svimez - dal Covid in poi il Sud si è allineato al Centro-Nord e questo è dovuto al fatto che c è stata una risposta alla crisi diversa dalle precedenti, all insegna di politiche espansive e non dell austerity». «Con l'autonomia differenziata probabilmente non avremmo avuto una crescita così sostenuta», aggiunge Bianchi. «Il Sud - spiega - ha bisogno di investimenti e di una politica coordinata a livello nazionale, se non addirittura a livello europeo come per il Pnrr. L'autonomia, frammentando le politiche pubbliche, «porterà un progressivo disinvestimento nelle regioni del Mezzogiorno, deprivando dal potenziale di crescita il Sud e aumentando la dipendenza dell'economica del Nord dalla Germania». Ne parliamo con Luca Bianchi, Direttore di Svimez.

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Terza edizione del Gala del Farnese d Or, l'evento promosso dalla Chambre de Commerce Française en Italie

Domani nella splendida cornice dell'ambasciata di Francia in Italia si terrà la terza edizione del Gala del Farnese d Or, l evento promosso ogni anno dalla Chambre de Commerce Française en Italie con l'obiettivo di valorizzare i rapporti italo-francesi attraverso il prestigioso riconoscimento «Le Farnese d Or» conferito a personalità e aziende che si sono contraddistinte nel rafforzare il valore del legame tra Italia e Francia. Quest'anno i sei premiati - protagonisti dell'economia, della finanza e della cultura nei rapporti Italia-Francia - sono stati selezionati per la prima volta da una Giuria d'eccezione composta da Monica Bellucci, Renato Brunetta, Marie-Claire Daveu, Simone Marchetti e Claudia Parzani; guidati dall'imprenditore Santo Versace. Il presidente della Chambre de Commerce Française en Italie Denis Delespaul ha spiegato che: " In questo particolare momento storico dove assistiamo quotidianamente a incognite e pericoli è necessario valorizzare il rapporto Italia-Francia superando le politiche divergenti per focalizzare l attenzione sul comun denominatore di questi due Paesi fatto da radici storiche, economiche e culturali condivise. Italia e Francia sono l esempio di una collaborazione strategia proficua, come conferma un nostro recente sondaggio realizzato con Ipsos. Entrambe, infatti, godono di un orizzonte comune di interessi a livello nazionale ed europeo, il cui rafforzamento potrà originare benefici condivisi per entrambi. Sono entusiasta di essere giunto alla terza edizione del Farnese d Or, un occasione annuale per celebrare i rapporti tra i due Paesi e voglio ringraziare i premiati selezionati dalla Giuria per il contributo esemplare che offrono nel consolidare le nostre relazioni bilaterali. I rapporti tra Francia e Italia sono stretti e dinamici. I due paesi, che rappresentano insieme 127 milioni di cittadini europei e contribuiscono al 30% del PIL dell Unione europea, sono importanti partner commerciali l uno per l altro. Nel 2023, l'Italia è stata il quarto partner commerciale della Francia, mentre la Francia il secondo partner commerciale dell Italia, dopo la Germania. Inoltre, la Francia è il principale investitore in Italia, con un flusso di IDE (investimenti diretti all estero) di 80,1 miliardi di euro nel 2022. Ne parliamo con Denis Delespaul, presidente della Chambre de Commerce Française en Italie.

Svimez, il Sud cresce più della media nazionale: +1,3% per il Pil nel 2023, non succedeva dal 2015

Oggi è stato approvato il disegno di legge sull'Autonomia. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni: "Abbiamo scelto fin dal primo momento di impegnarci per un'Italia più forte e più giusta, assicurando più autonomia, più coesione e più sussidiarietà, che rappresentano i cardini del disegno di legge sull'Autonomia differenziata, ossia l'esatto contrario delle logiche del passato incentrate su politiche meramente assistenziali, soprattutto nel Mezzogiorno". Di tutto altro avviso le opposizioni con il Pd che attacca e annuncia: "Insieme alle altre opposizioni, ai movimenti e alla società civile, siamo pronti a raccogliere da subito le firme per un referendum" che "sicuramente boccerà lo 'spacca Italia'". Intanto proprio oggi emerge il dato che il Sud cresce più della media nazionale. Nel 2023 il Pil del Mezzogiorno è aumentato dell 1,3% contro una media nazionale del +0,9% secondo le stime della Svimez. Non accadeva dal 2015. Altrettanto favorevole al Sud è la dinamica occupazionale. Gli occupati nel Mezzogiorno sono aumentati del +2,6% su base annua, più che nelle altre macro-aree e a fronte di una media nazionale del +1,8%. «Non si tratta di un anno isolato - sottolinea Luca Bianchi, direttore della Svimez - dal Covid in poi il Sud si è allineato al Centro-Nord e questo è dovuto al fatto che c è stata una risposta alla crisi diversa dalle precedenti, all insegna di politiche espansive e non dell austerity». «Con l'autonomia differenziata probabilmente non avremmo avuto una crescita così sostenuta», aggiunge Bianchi. «Il Sud - spiega - ha bisogno di investimenti e di una politica coordinata a livello nazionale, se non addirittura a livello europeo come per il Pnrr. L'autonomia, frammentando le politiche pubbliche, «porterà un progressivo disinvestimento nelle regioni del Mezzogiorno, deprivando dal potenziale di crescita il Sud e aumentando la dipendenza dell'economica del Nord dalla Germania». Ne parliamo con Luca Bianchi, Direttore di Svimez.

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