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Was she the victim of foul play, an accident, or did she choose to disappear? In this episode of The Vanished, we retrace Diana’s last known movements, strange witness accounts, and the lingering mystery that has never been solved or.. was never meant to be solved.
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Storie e dialoghi sul Sessantotto, per ricordara a 50 anni di distanza le battaglie, le ideologie, i protagonisti e le atmosfere di uno dei periodi più importanti della storia recente. Non solo politica ma anche cultura, morale, sport, cinema, sessualità, musica e arte. Il tutto avvelendosi in ogni puntata del contributo di storici, scrittori, intellettuali, docenti universitari, giornalisti e reduci di quegli anni. Un programma ideato e scritto da Diego Megale, condotto insieme a Giulia Ronzoni e Claudia Burgio, con la collaborazione di Caterina Cerio e curato da Matteo Pancotti
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Storie e dialoghi sul Sessantotto, per ricordara a 50 anni di distanza le battaglie, le ideologie, i protagonisti e le atmosfere di uno dei periodi più importanti della storia recente. Non solo politica ma anche cultura, morale, sport, cinema, sessualità, musica e arte. Il tutto avvelendosi in ogni puntata del contributo di storici, scrittori, intellettuali, docenti universitari, giornalisti e reduci di quegli anni. Un programma ideato e scritto da Diego Megale, condotto insieme a Giulia Ronzoni e Claudia Burgio, con la collaborazione di Caterina Cerio e curato da Matteo Pancotti
La morte di George Floyd ha riacceso il dibattito sul razzismo negli Stati Uniti. Da Nixon a Trump, dalle Black Panther a Black Lives Matter: cambiano i nomi ma non le ingiustizie. In questo speciale proviamo a ripercorrere cinquant'anni di discriminazioni in soli tre minuti, per capire davvero il volto più oscuro dell'America delle libertà. . . Prodotto, ideato e scritto da Diego Megale Voci narranti: Claudia Burgio, Diego Megale. Spezzoni audio tratti da discorsi di: Donald Trump, Tamika Mallory e Martin Luther King…
Il 2019 segna il cinquantesimo anniversario del festival musicale più famoso di tutti i tempi: quello andato in scena tra il 15 e il 18 agosto del 1969 a Woodstock, una piccola fattoria a nord di New York. Attraverso le nostre storie andremo a rivivere quei 3 giorni di pace, amore e musica che nell'immaginario collettivo rappresentano il momento più alto della cultura hippie, con mezzo milione di persone che videro in una volta sola alcuni tra i più grandi artisti dell'epoca: da Jimi Hendrix e Janis Joplin , passando per gli Who, Joan Baez, Carlos Santana , gli Jefferson Airplane e Richie Havens. Come ogni grande evento che si rispetti non possono mancare gli aneddoti e le leggende provenienti dal palco e soprattutto tra il pubblico. In studio Diego Megale e Claudia Burgio.…
E' stato il punto di riferimento culturale per molti giovani milanesi e non, catalizzando il dibattito del frastagliato arcipelago della sinistra italiana: stiamo parlando della rivista Re Nudo di Andrea Valcarenghi. Nel corso degli anni Settanta, la popolarità della rivista permette a Valcarenghi di portare anche in Italia quei festival giovanili che stavano spopolando in America. La cosiddetta Woodstock italiana irromperà nella scena italiana, portando sul palco grandi nomi del cantautorato italiano ma anche esperimenti nuovi per l'epoca quali la macrobiotica, la mistica orientale, la respirazione psicofisica. Il tutto unito all'onnipresente dibattito politico. Il Festival del Proletariato Giovanile però dopo un inizio travolgente, verrà ben presto travolta da scandali e violenze. . Tra i giovani che parteciparono a quei festival c'era anche Cesare Monti Montalbetti , celebre fotografo e regista italiano ed autore delle più importanti copertine pubblicate negli anni settanta tra cui Fabrizio De André, Angelo Branduardi, Pino Daniele e Lucio Battisti. Sua figlia Alice è stata nostra gradita ospite per raccontarci i ricordi trasmessi dai suoi genitori e la sua attività politica e sociale . Fonte storia: Rock.it, “ Re Nudo Pop Festival, la storia del "meraviglioso disastro" di Parco Lambro” , di Giuseppe Catani . In studio Diego Megale e Claudia Burgio.…
Il vento della contestazione arriva forte anche in Italia, in particolare nelle sue città simbolo - Roma e Milano - protagoniste di una lunga stagione di occupazioni universitarie, scontri con la polizia e manifestazioni di piazza per chiedere riforme che cambieranno per sempre il volto del nostro paese. Dall'agguerrita figura di Mario Capanna, alla polemica di Pierpaolo Pasolini dopo i duri sconti di Valle Giulia a Roma, passando per il massacro di Avola in Sicilia e le bombe in Piazza Fontana che inaugureranno quel decennio di violenza conosciuto anche come "anni di piombo". In questo contesto è cresciuto l'ospite di puntata, Jacopo Fo, noto scrittore, attore ed attivista italiano che sull'argomento ha scritto recentemente un libro, insieme a Sergio Parini, dal titolo: " C'era una volta la rivoluzione. Il Sessantotto e i dieci anni che sconvolsero il mondo", edito da Chiarelettere. + INTERVISTA CON JACOPO FO A PARTIRE DAL MINUTO 16:30 + Fonte storia: Repubblica, "1968: una rivoluzione in 15 date" di Federico Biserni In studio: Diego Megale e Claudia Burgio…
Il clima di contestazione del Sessantotto coinvolge anche lo sport nella sua massima rappresentazione, ossia le Olimpiadi . In una Città del Messico blindata vanno in scena i giochi più contestati della storia: da un lato gli studenti in rivolta contro il presidente Gustavo Diaz Ordaz sono vittime di una spietata carneficina a Piazza delle Tre Culture , dall'altro ci sono gli atleti afroamericani pronti ad approfittare della vetrina olimpica per denunciare le discriminazioni che subiscono in patria. Il connubio tra sport e politica, l'epica immortale del gesto di Tommie Smith e John Carlos e la mancata giustizia su uno dei massacri civili più sanguinosi della storia, sono i principali argomenti trattati insieme a due ospiti: Edoardo Vercellesi e Michele Polletta. . FONTI STORIA 1: Ultimo Uomo, "Un salto sovraumano" di Giuseppe Pastorie FONTI STORIA 2: Ultimo Uomo, "L'olimpiade dei record e delle rivoluzioni" di Riccardo Rimondi . Playlist: 1) The Imitation Game - Alexander Desplat; 2) White Room - Cream; 3) Imagine - John Lennon; 4) While My Gguitar Gently Weeps - The Beatles; 5) Bob Dylan - Like a Rolling Stone . In studio Diego Megale, Edoardo Vercellesi, Michelle Polletta…
"Tremate le streghe son tornate" è senza dubbio uno degli slogan più famosi scandito dal movimento femminista negli anni Settanta. E proprio alle battaglie e alle conquiste politiche e sociali delle donne di quella generazione è dedicata la puntata di #OndaLunga . Un occasione per fare il punto sui temi attuali del femminismo e sulle discriminazioni e violenze che subiscono le donne in un'epoca in cui sembrano essere tornati i fantasmi reazionari e conservatori del passato. Ne discuteremo insieme a Francesca Motta , autrice e conduttrice del popolare podcast femminista Chiamando Eva - The Submarine. . FONTI: StoriaIN.net , “Il Femminismo negli anni 70” di Maria Lombardi . L'ntervista parte dal minuto 15:58 . In studio: Diego Megale, Claudia Burgio e Caterina Cerio .…
Stati Uniti, 1968. Fra marce, canti e manifestazioni, nelle piazze va in scena la più grande crisi di identità che il popolo americano abbia mai espresso nella propria storia. Protagonisti sono quei giovani che qualche anno prima avevano creduto ai messaggi di fratellanza, uguaglianza e solidarietà dell’ex presidente John Kennedy, assassinato nel 1963, e che ora prendono la bandiera bruciandola pubblicamente nelle piazze. Una bandiera che da simbolo di libertà, viene ora percepita come vessillo dietro al quale si celano violenze, ingiustizie e discriminazioni razziali. La contestazione alla guerra del Vietnam è senza dubbio il simbolo dell'azione politica di una generazione che pone sotto accusa l'intero sistema capitalista, arrivando a disertare l'arruolamento, sperimentando stili di vita alternativi (è il caso degli hippie a San Francisco) o battendosi per riformare la società: tra i tanti problemi aperti c'è sicuramente la forte discriminazione razziale presente negli States, in particolare nella parte meridionale. . A distanza di mezzo secolo quanti passi in avanti sono stati fatti sul piano dei diritti e quali sono le parole d'ordine delle nuove generazioni? Di questo e di molto altro abbiamo parlato con Giovanni Dall'Avo Manfroni , studente della magistrale in Scienze Storiche e rappresentante di Unisì, per la quale è candidato alle prossime elezioni al Consiglio Nazionale degli Studenti in programma il 14 e 15 maggio. . FONTI: LettureFantastiche.com “Gli anni ’60 negli Stati Uniti”, articolo di Gianluca Turconi . L'intervista con ospite parte dal minuto 19:30 . In studio Diego Megale, Claudia Burgio e Caterina Cerio…
Praga, agosto 1968. I carri armati del Patto di Varsavia entrano in Cecoslovacchia per soffocare la primavera di Praga. Il sogno di democratizzare il regime e di introdurre elementi di apertura e pluralismo, è brutalmente cancellato dai soldati sovietici. Una cappa di conformismo piomba di nuovo sulla Cecoslovacchia e cancella gradualmente il fermento culturale che aveva accompagnato la nascita del movimento riformatore guidato da Alexander Dubček. Insieme ad Alessandro Vitale, ricercatore e docente di Geografia Economico-Politica dell'Università degli Studi di Milano, abbiamo rievocato quei terribili giorni che sconvolsero l'est Europa e il mondo intero. Da Milan Kundera a Jan Palach, passando per Francesco Guccini e Koudelka, il ricordo di una stagione che cambiò per sempre il volto del comunismo in Europa Playlist: YANN TIERSEN - COMPTINE D'UN AUTRE ETE' FRANCESCO GUCCINI - PRIMAVERA DI PRAGA LUDOVICO ENAUDI - DIVENIRE JANIS JOPLIN - SUMMERTIME GIORGIO GABER - LA LIBERTA' MONTELUPO - FIGLI DELLA PLEBE L.S.D. - SKEGASS Si ringrazia la fonte Ovovideo per il testo della storia…
La controcultura degli anni '60 non abbraccia solo la politica ma si estende anche all'arte e alla musica, grazie soprattutto alla psichedelia: la scoperta della mente alimentata dall’LSD. Visioni distorte e surreali, colori sgargianti e animazioni, sono usati per evocare gli stati alterati della coscienza rivelati dalle sostanze allucinogene. . I manifesti di quel periodo mirano proprio a rievocare i viaggi immaginari - i cosiddetti "trip" - che hanno ispirato i più grandi artisti di quella generazione: dai Beatles a Jimi Hendrix, passando per Janis Joplin e Syd Barret. . Ne abbiamo parlato con la giornalista scientifica Agnese Codignola, autrice del libro "LSD: storia di una sostanza stupefacente" , UTET, con la quale abbiamo analizzato la storia di questa sostanza stupefacente, a partire dal suo boom negli anni '60 alla successiva demonizzazione, fino alla cauta rivalutazione che sta ricevendo negli ultlimi anni. . Playlist: 1) Peace of Mind - Blue Cheer 2) Lucy In The Sky With Diamonds - The Beatles 3) Paint it, Black - Rolling Stones 4) Fly Like an Eagle - Steve Miller Band 5) Piece of My Heart - Janis Joplin . FONTI: Per la storia su Mia Martini si ringrazia il Giornale dello Spettacolo, "Mia Martini, dimenticata in carcere per mezzo grammodi hashish", capitolo scritto da Roberto Manfredi nel libro "Artisti in galera"…
Primavera 1968. Parigi è messa a soqquadro da occupazioni, scontri e cortei. Una rivolta al limite dell’insurrezione generale, minaccia le istituzioni della Repubblica. È il cosiddetto Maggio Francese, evento simbolo del Sessantotto europeo. Sono settimane durissime in cui per tutta la Francia gli studenti, ed in seguito anche gli operai, alzano barricate in ogni quartiere, contestando in maniera radicale un sistema ritenuto vecchio e distante dalle esigenze delle nuove generazioni. L’immaginazione al potere - così recitava uno degli slogan più famosi - sarà però un sogno destinato a infrangersi ben presto. . Tra gli aspetti più famosi di questa importante stagione, ci sono gli slogan e i manifesti prodotti dai giovani contestatori, in un'epoca in cui radio e giornali sono soggette al controllo governativo.. Alcuni di questi sono passati alla storia sia per l'originalità che per l'attualità dei contenuti. Ne abbiamo parlato insieme a Bruno Stucchi, autore del libro: "I manifesti del Maggio Francese", edito nel 2018 da Skira. 1.a parte intervista: min. 11:55 - 21:27 2.a parte intervista: min. 25:25 - 32:47 . In studio Diego Megale e Giulia Ronzoni. . Playlist: Yann Tiersen - I've Never Been There Fabrizio De Andrè - La Canzone del Maggio Yann Tiersen - La valse de Ameliè Yann Tiersen - Les Jours Tristes The Beatles - Revolution Plastic Ono Band - GIve Peace a Chance Skegas - L.S.D. . Per la prima storia si ringrazia la fonte: Progresso Online "Storia sessantottina di un sogno francese"…
A mezzo secolo di distanza, dal Sessantotto possiamo ancora ripescare degli insegnamenti da attuare nel presente oppure è da considerarsi un'esperienza archiviata ed anacronistica? Ne abbiamo parlato insieme al presidente di Unisì - Uniti a Sinistra, Marco Loria, con il quale abbiamo toccato diversi temi: - Il rapporto attuale tra giovani e politica - Le battaglie ed i nuovi valori che dovrebbero unire le nuove generazioni, facendo un doveroso accenno alla manifestazione mondiale per il clima del 15 marzo - La crisi di consensi della sinistra italiana ed europea, ed il dilagare di populismi e sovranismi - Social network: strumento di lotta o pericolo per le tante fake news? - Il complesso fenomeno dei gilet gialli: dalla Francia è sorto un nuovo vento di rivoluzione? - L'Osservatorio del Diritto allo Studio: nuovo organo nato in università grazie all'azione di Unisì e diverse altre sigle organo che darà più peso politico agli studenti e permetterà di essere più incisivi su molti temi: dalle borse di studio alle tasse, dagli alloggi ai servizi per gli studenti. . . PLAYLIST PUNTATA: The Who - Baba O'RIley; The Kinks - All Day and All of Night; The Who - Pinball Wizard; Caparezza - La Rivoluzione del Sessointutto; Steppenwolf - Born To Be Wild. . . FONTI: - Indiependente: "Cosa resta del Sessantotto" di Giovanna Taverni - Speciale LEFT: "1968, fu solo l'inizio" . In studio Diego Megale, Giulia Ronzoni, Caterina Cerio e Marco Loria…
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