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Piero Bianucci "Vita sghemba"
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Piero Bianucci
"Vita sghemba"
Ottant'anni con scrittori, scienziati e telescopi
Edizioni ETS
www.edizioniets.com
Avanti negli anni, ci si accorge che “siamo” – o meglio, diventiamo – gli incontri che abbiamo fatto. Ogni incontro lascia una emozione, una idea, una esperienza. Giornalista di lungo corso, Piero Bianucci ha praticato il mondo letterario curando le pagine culturali della «Gazzetta del Popolo» per 14 anni, e molto più a lungo ha frequentato il mondo scientifico da redattore capo del quotidiano «La Stampa». Qui ripercorre la variegata galleria dei suoi incontri. Alcuni sono diventati amicizie: Primo Levi, Fernanda Pivano, Tullio Regge, Piero Angela, Margherita Hack, Ernesto Ferrero, Francesco De Bartolomeis, Didimo. Altri hanno generato rapporti intellettuali più o meno profondi: Rita Levi-Montalcini, Emilio Segré, Renato Dulbecco, Carlo Rubbia, Harold Kroto (tutti premi Nobel), Edoardo Amaldi, Bruno Pontecorvo, Giancarlo Wick e molti altri. Sullo sfondo, scorrono i grandi eventi degli ultimi ottant’anni, dalla bomba atomica di Hiroshima all’Intelligenza Artificiale di ChatGPT. Troviamo l’appartata Torino sabauda, la Torino dormitorio della Grande Fabbrica e quella post-industriale. Il consumismo e poi la frugalità imposta dalla crisi ecologica. La radio cede il passo alla tv, l’analogico al digitale, dilaga Internet. L’attesa di vita è quasi raddoppiata, la lettura del DNA ha cambiato la biologia, l’atomo e l’universo hanno sempre meno segreti. Dai giornali è scomparso il piombo, ma ora scompaiono le edicole. Insomma, anni interessanti. E i prossimi?
Piero Bianucci è uno dei più noti scrittori scientifici italiani. Dal 1975 ad oggi ha pubblicato più di trenta volumi, alcuni anche di argomento letterario. Per la sua attività divulgativa la “International Astronomical Union” gli ha intitolato l’asteroide 4821. Collabora al quotidiano «La Stampa» – dove nel 1981 ha fondato il supplemento «Tuttoscienze» – alla Rai, alla Radio-televisione svizzera e insegna giornalismo all’Università di Padova. Cura l’edizione italiana della rivista di astronomia «BBC Sky at Night». Tra i suoi libri più recenti, Pellegrini dell’Universo (Solferino, 2022) e Creativi si nasce o si diventa? (Dedalo, 2022). Laureatosi in filosofia nel 1967 alla scuola di Luigi Pareyson, da sempre coltiva l’astronomia. Abita a Torino, e in ogni stanza, ad ogni finestra e ogni balcone, c’è un telescopio.
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Piero Bianucci è uno dei più noti scrittori scientifici italiani. Dal 1975 ad oggi ha pubblicato più di trenta volumi, alcuni anche di argomento letterario. Per la sua attività divulgativa la “International Astronomical Union” gli ha intitolato l’asteroide 4821. Collabora al quotidiano «La Stampa» – dove nel 1981 ha fondato il supplemento «Tuttoscienze» – alla Rai, alla Radio-televisione svizzera e insegna giornalismo all’Università di Padova. Cura l’edizione italiana della rivista di astronomia «BBC Sky at Night». Tra i suoi libri più recenti, Pellegrini dell’Universo (Solferino, 2022) e Creativi si nasce o si diventa? (Dedalo, 2022). Laureatosi in filosofia nel 1967 alla scuola di Luigi Pareyson, da sempre coltiva l’astronomia. Abita a Torino, e in ogni stanza, ad ogni finestra e ogni balcone, c’è un telescopio.
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Piero Bianucci è uno dei più noti scrittori scientifici italiani. Dal 1975 ad oggi ha pubblicato più di trenta volumi, alcuni anche di argomento letterario. Per la sua attività divulgativa la “International Astronomical Union” gli ha intitolato l’asteroide 4821. Collabora al quotidiano «La Stampa» – dove nel 1981 ha fondato il supplemento «Tuttoscienze» – alla Rai, alla Radio-televisione svizzera e insegna giornalismo all’Università di Padova. Cura l’edizione italiana della rivista di astronomia «BBC Sky at Night». Tra i suoi libri più recenti, Pellegrini dell’Universo (Solferino, 2022) e Creativi si nasce o si diventa? (Dedalo, 2022). Laureatosi in filosofia nel 1967 alla scuola di Luigi Pareyson, da sempre coltiva l’astronomia. Abita a Torino, e in ogni stanza, ad ogni finestra e ogni balcone, c’è un telescopio.
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Pietro Grossi "Qualcuno di noi" Mondadori Editore www.mondadori.it Ci viene incontro come un io, e ci racconta di sé, di un’infanzia dentro le soffici spire di una famiglia agiata, della pratica della menzogna come sofisticata strategia di salvezza, di un’adolescenza che si riconosce nelle notti alcoliche, nel precipizio di sentimenti non governati, nel rabbioso esercizio della violenza. Ci racconta di sé, e più racconta più ci prende in contropiede il sospetto che quell’io stia vagando in una pluralità del sentire che detta le nuove avventure della giovinezza, che apre al noto e all’ignoto dell’America, ai deserti degli allucinogeni e alle frequentazioni metropolitane. E mentre ci spinge, quel narratore plurale, a contemplare i contraddittori viluppi della scoperta del mondo, avvertiamo il suo avvicinarsi alla scoperta luminosa dell’amore e al destino della scrittura. Emozioni e caratteri salgono sul ponte di una nave ideale con nomi e nomignoli: a ognuno una funzione. Come in una continua, infiammata sessione parlamentare ciascuno vuole la parola, ciascuno vuole rileggere passato e presente e ipotecare il futuro. Siamo immersi nel flusso inarrestabile dell’accadere, dentro le movimentate gesta di un equipaggio in attesa di un “noi” non arreso all’equivoco della verità. Ambizioso, spazioso, tropicale e selvaggio, Qualcuno di noi è l’opera matura di uno dei più grandi scrittori italiani, finalmente davanti alla cruciale occasione di visitare se stesso e di accompagnarci tutti dentro un abisso in cui si gioca senza regole, sul ciglio del nonsenso. Pietro Grossi (Firenze, 1978), con i suoi otto volumi tra romanzi e raccolte di racconti, ha vinto alcuni dei più importanti premi italiani. Abita, con sua moglie e i suoi figli, in Toscana. IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support .…
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Stefania Tedesco "Ciatu mei" Seconda indagine per Cecilia Orlandi Scatole Parlanti Edizioni www.scatoleparlanti.it Le attività illecite di Mino Gallo arrivano alle orecchie di Cecilia Orlandi, ma quello che in apparenza sembra un lavoro di routine si rivela una scatola cinese: con la scomparsa di Mino, Cecilia e la sua squadra si ritrovano ad affrontare una serie di indagini a catena, che si ampliano e che condurranno a risvolti drammatici. La vita privata di Cecilia non è esente da scossoni: il rapporto con Renato Serra continua tra alti e bassi, e una voce dal passato la obbligherà a fare i conti con una nuova consapevolezza. Stefania Tedesco è nata a Roma nel 1987. Si è laureata come Promotore turistico delle risorse ambientali e culturali. Lavora come editor, correttore di bozze e ghostwriter. Ha frequentato un corso di correzione di bozze, due di scrittura presso la Scuola Holden e uno di editing presso l’Accademia della Scrittura. Ha già pubblicato con Scatole Parlanti Nuvole grigie. Un’indagine per Cecilia Orlandi. IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support .…
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1 Sabrina Zuccato "La levatrice di Nagyrév" 25:24
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Sabrina Zuccato "La levatrice di Nagyrév" Marsilio Editori www.marsilioeditori.it Zsigmond Danielovitz, incaricato di indagare sul cadavere di un’anziana contadina, è un uomo indebolito dalla guerra, ma vigile. E così ci mette poco a scorgere, dietro gli occhi degli abitanti di Nagyrév, qualcosa di sinistro. Nagyrév è un piccolo villaggio sperduto nella pianura ungherese, l’anno è il 1929 e il benessere, in quella ristretta comunità rurale, non arriva. Zsigmond Danielovitz si rende presto conto che la morte della donna sulle sponde del fiume Tibisco non è che l’anello di una lunga catena di scomparse e incidenti che da tempo coinvolgono il piccolo villaggio. La levatrice di Nagyrév racconta un fatto di cronaca realmente avvenuto tra le due guerre mondiali, un episodio che sconvolse l’Europa non solo per l’efferatezza dei crimini, ma anche per un inedito capovolgimento dei ruoli: le donne uccidono gli uomini, si vendicano. Superstizione, violenze, miseria e soprusi sono i protagonisti delle vite che si incrociano in questo affresco rurale, dove a fare le spese di appetiti e frustrazioni sono sempre le donne. Le regole patriarcali della comunità magiara e le meschinità dell’animo umano creano situazioni insostenibili e sofferenze ingiustificabili per mogli e figlie, anziane e ragazze. Personaggio chiave, intorno al quale girano le storie di Nagyrév, è la misteriosa Zsuzsanna, levatrice dal passato fumoso, spesso etichettata come «strega» dai suoi concittadini, temuta e, ogni tanto, rispettata, una figura carismatica, rarissimo esempio di donna emancipata, cui molte «sorelle» chiedono aiuto per risolvere i guai che hanno dentro casa: gravate da inganni, stupri e sottomissioni, le vittime hanno deciso di alzare la testa. Gli avvenimenti che ebbero luogo a Nagyrév, mostrando gli orrori di cui è capace la vita domestica e le forme di resistenza alle sopraffazioni di genere, possono essere una finestra utile, e dolorosa, per capire il presente. Sabrina Zuccato (Padova, 1992) è giornalista pubblicista e si occupa prevalentemente di cultura, critica cinematografica e attualità. Con esperienza pluriennale presso set cinematografici, svolge inoltre l’attività di videomaker e reporter. IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support .…
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Elisa Fuksas "Buone notizie" Mondadori Editore www.mondadori.it Lorenza vive con il tollerante Alighiero, ha due gemelle (“degna nemesi” dice “per una ossessionata dal doppio”) ed è una cantante di successo che non smette di chiedersi che strada dare al suo talento. Il suo agente, JPD, la guida con ruvida consapevolezza. La vorrebbe più pop (perché non andare a Sanremo, per una volta?), la vorrebbe comunque più aggressiva. Peccato che il mondo, quello interiore ma non solo, continui a incrinarsi: l’insicurezza si manifesta nella vita professionale, nell’intesa coniugale, nelle dinamiche relazionali, persino in una profonda crepa che si apre nel salone di casa, e forse non è un caso che, nella vita di Lorenza, entri un enigmatico amante dopo un concerto in Sicilia sulle rovine di Gibellina. Lorenza ha cominciato a frequentare un maestro dell’omeopatia: si possono leggere tanti segni di tanto dissesto, attraverso lo scandaglio di questo nuovo interlocutore? Quanto conforto portano i controversi “rimedi” del percorso omeopatico? La crepa del salone di casa si apre, bisogna riparare in albergo, bisogna obbedire, dar forma al talento, quello di vivere, quello dell’arte. Ma fin dove portare l’urgenza di cambiare? Con sapiente tensione narrativa e smagliante ironia, Elisa Fuksas ci guida nell’universo di una donna avviluppata dentro le sue contraddizioni, dentro lo stupore che l’accompagna, fra immaginazione e vita, verso un tempo migliore. Elisa Fuksas è scrittrice e regista. Ha pubblicato La figlia di (Rizzoli, 2014), Michele, Anna e la termodinamica (Elliot, 2017), Ama e fai quello che vuoi (Marsilio, 2020) e Non fiori ma opere di bene (Marsilio, 2022). Dopo Senza Fine (2021), il suo nuovo film è Marko Polo (2024). IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support .…
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1 Franco Chiarenza "Sfogliando il giornale" 29:18
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Franco Chiarenza "Sfogliando il giornale" Lettura di un quotidiano inesistente La Lepre Edizioni www.lalepreedizioni.com In un giorno qualunque un anziano professore celebra l’antico rito della lettura di un giornale. Viviamo in un’epoca in cui i giornali, almeno quelli stampati su carta, sembrano destinati a scomparire, mentre tutto diviene virtuale e impalpabile e la lettura avviene attraverso lo schermo di un telefonino o di un computer. Il giornale cartaceo, ma inesistente, che in questo libro ci divertiamo a sfogliare attraverso lo sguardo attento, colto e disincantato del professore ha un vantaggio sui giornali veri: i fatti di cui si parla non hanno tempo. Così come i protagonisti di questa giornata immaginaria. Le riflessioni che troverete in questo libro riguardano ogni aspetto della lettura del giornale, dal potere fuorviante dei titoli, alla diffusione delle fake news, dall’oscuro ruolo degli influencer antichi e moderni, alla dubbia etica professionale dei giornalisti, alle stranezze della politica italiana, alla mafia, al peso dei social media nelle nostre vite; il tutto nel quadro di un confronto generazionale tra nonno e nipoti. Infine, l’unico personaggio che sembra essere super partes è il gatto di casa. Franco Chiarenza è stato dirigente e giornalista della Rai. Ha insegnato storia della comunicazione alle università Sapienza e Luiss di Roma e svolto corsi di etica della comunicazione all’università di Malta. Ha pubblicato Il cavallo morente. Storia della Rai del primo ventennio televisivo (2012) e ha scritto Il liberale qualunque (2014) per spiegare il suo modo di essere liberale. Ha contribuito alla stesura di un libro dedicato al futuro (Praecurrit Fatum, La Lepre 2020) con un saggio sull’Europa. IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support .…
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1 Alessandra Moretti "Mani che proteggono" 20:15
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Alessandra Morelli "Mani che proteggono" Storie, luoghi, volti dei miei trent'anni fra guerre e conflitti. Ancora Libri www.ancoralibri.it «Le mani si uniscono a formare il tetto di una casa che protegge la persona. Le mani sono molto grandi. Enormi. Smisurate. A sostenerle, due rami di ulivo incrociati: l'emblema della pace, della speranza, della riconciliazione, della giustizia, della fratellanza. Questo è il simbolo dell'Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, l'UNHCR, l'organizzazione umanitaria in cui ho prestato la mia opera per trent'anni. Questo simbolo è stata la mia seconda pelle. È stata la mia missione, il senso della mia vita». «Per trent'anni Alessandra Morelli ha lavorato nell'Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, impegnandosi in missioni altamente pericolose in svariati Paesi del globo afflitti da gravi criticità che provocavano esodi di massa, generavano sfollati, obbligavano alla fuga tante persone. Dopo il suo ultimo incarico in Niger, Alessandra ha sentito il bisogno di fare opera di memoria e di narrazione di quanto visto e vissuto, sentito e patito» (Luciano Manicardi). «Quello che Alessandra Morelli ha svolto in tanti anni sui fronti più pericolosi del globo è stato un ruolo chiave, di presidio umano e culturale, in tempi che tendono a disumanizzare per creare paure su cui lucrare politicamente ed economicamente. In tante situazioni estreme dove l'umanità si trasforma perché lotta per la sopravvivenza, lei ha interpretato il compito di servitore del bene comune nell'istituzione laica più alta preposta a farlo, l'Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, senza cedimenti e deviazioni. E la ricerca dell'umano è sempre stata il suo faro» (Paolo Lambruschi). Alessandra Morelli, nata a Roma nel 1960, si definisce una donna di dialogo e mediazione. Fin da piccola è cresciuta tra i colori e le culture del mondo, grazie al continuo trasferimento lavorativo della sua famiglia. È stata Delegata dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) tra il 1992 e il 2021. Durante la sua esperienza per l’UNHCR ha gestito emergenze in zone di conflitto ad alto rischio, in dialogo con governi e milizie, organizzazioni intergovernative come la NATO e organizzazioni non governative internazionali e locali. Ha lavorato in ex Jugoslavia, Rwanda, Albania, Kosovo, Guatemala, Sri Lanka, Sahara Occidentale, Afghanistan, Indonesia, Georgia, Yemen, Birmania, Somalia, Grecia. La sua ultima missione è stata in Niger, paese crocevia nella rotta migratoria del Mediterraneo. Ha concluso la sua carriera nell’Alto Commissariato nel 2021, con la scelta di rientrare in Italia e sviluppare un percorso tematico sull’Arte dell’Umano per restare Umani, una riflessione esperienziale rivolta ai giovani sulla “pratica della cura”, da diffondere attraverso conferenze, incontri pubblici e itinerari formativi. IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support .…
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Carmine Abate "L'olivo bianco" Aboca Edizioni www.abocaedizioni.it In una calda notte d’agosto, quando gli incendi divampano nelle campagne di Spillace, tre amici si riuniscono per chiacchierare fino a tardi. È un rito che compiono ogni sera, forse per cercare di spegnere almeno il fuoco che sentono dentro, nell’estate così inquieta in cui, dopo la maturità, devono decidere cosa fare delle loro vite. Mentre Riccardo e Marco meditano di lasciare la Calabria per emigrare in Germania, Antonio non sa decidersi: l’unica certezza in quel momento è il suo amore per Elena… Ma c’è anche un altro pensiero che affolla la mente di Antonio e riguarda le vicende di Luca, un parente misterioso che solo nonna Sofia aveva conosciuto: a lei, Luca aveva lasciato la sua casa e una striscia di terra aspra e scoscesa, coltivata con fatica e trasformata in un piccolo paradiso fertile, con alberi da frutto e tutte le varietà di olivi della Calabria. I racconti di nonna Sofia sono appassionanti e sembrano nascondere un segreto: Luca aveva attirato le invidie dei suoi compaesani e, dopo una notte in cui furono uditi degli spari, nessuno seppe più nulla di lui. Tutto ciò che è rimasto è l’Olivo di Luca, quel terreno frequentato abitualmente dalla famiglia di Antonio che va lì ogni anno a trascorrere la Pasquetta. Ma chi era Luca? Era davvero partito per l’America o era morto? E perché aveva lasciato la sua proprietà a nonna Sofia? Come in un gioco di specchi tra natura e anima, ingaggiato dal padre per rimuovere il rovettaro che negli anni aveva invaso l’oliveto, Antonio cercherà di fare luce su questa storia misteriosa: liberando l’Olivo di Luca dai tralci spinosi, si addentrerà sempre più nel cuore della verità, riuscendo a mettere finalmente in ordine anche i suoi pensieri. Carmine Abate è nato nel 1954 a Carfizzi, un paese arbëresh della Calabria. Emigrato da giovane ad Amburgo, oggi vive in Trentino. Come narratore ha esordito in Germania con Den Koffer und weg! (1984) e in Italia con Il ballo tondo (1991), cui sono seguiti raccolte di racconti e romanzi di successo. Con La collina del vento (Mondadori 2012) ha vinto il 50° Premio Campiello. I suoi libri, vincitori di prestigiosi premi, sono tradotti in numerosi Paesi. Per Aboca Edizioni ha scritto L’albero della fortuna (2019). IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support .…
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1 Umberto Grella "Hai reso più bello il mondo" 20:31
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Umberto Grella "Hai reso più bello il mondo" Ora dovrai rifare il guardaroba agli angeli. Luciano Grella maestro di eleganza. Guerini e Associati www.guerini.it Luciano Grella, sarto, stilista, maestro di eleganza, creativo e molto altro. In questo libro si ripercorrono tutte le tappe salienti della sua vita. Grella ha davvero reso più bello il mondo e le persone intorno a lui, donando a tutti con generosità una luce e una prospettiva nuova. Non facile il suo percorso esistenziale dagli orrori della guerra, alle difficoltà di gioventù, al trasferimento dal Veneto in Brianza, ma poi con impegno, con grande dedizione e con alcune intuizioni geniali ha messo a frutto il talento sartoriale non comune che aveva ricevuto e gli insegnamenti delle scuole di alta sartoria, in particolare l’Istituto Secoli e l’Istituto Marangoni di Milano. Attento ai giovani e ai temi sociali, autore di innumerevoli manifestazioni culturali di grande successo, promotore – nel suo ruolo di presidente nazionale di Confartigianato Moda – di numerosi consorzi che hanno aiutato tanti laboratori artigianali a lavorare anche fuori dai confini nazionali. La biografia si intreccia con la vita del figlio Umberto che racconta il Luciano padre prodigo di esempi e di insegnamenti saggi, capace di gesti innovativi singolari e fuori dal comune che hanno lasciato il segno nella sua famiglia e non solo. Una storia italiana unica, che ci ricorda ancora una volta quanto dobbiamo essere fieri di essere nati in questa splendida nazione “Ecco, quando ti ha chiesto di dare una immagine di tuo papà, la cifra che lo ha contraddistinto, e tu hai detto con molta semplicità: “mio padre era una persona allegra”, bypassando la grandezza delle cose che ha fatto e di ciò che è stato, è come se si fossero spalancate le porte del Paradiso, ho capito cos’è il Paradiso. Potevi vantarti della gloria di tuo padre e invece hai scelto di raffigurarlo con una parola chiave che per me (per la storia che ho avuto) è diventata la più importante di tutte: l’allegria. Perciò ti ho chiesto il video, perché voglio continuare a sentire la sua voce che era allegra anche a ottant’anni passati. E lasciati dire che tu e Diletta siete l’eredità più bella che Luciano potesse lasciare.” Francesca Zucchero, attrice Umberto Grella, Avvocato amministrativista. Avvocato elettrico, sia nei modi che scuotono il pigro tran tran di certi ambienti addormentati e rivolti mestamente al passato, sia per la convinzione che il futuro sarà elettrico e vivremo in un mondo migliore una volta usciti dalla fase inquinante e malsana del combustibile fossile. È stato per scherzo, ma con grande successo, presidente del Comitato Organizzatore dei Campionati Italiani di Ciclismo 2001 in Brianza. L’occasione dell’improvvisa dipartita del caro padre Luciano lo ha spinto a scrivere di getto e con il cuore questo racconto, in parte biografia, in parte narrazione degli insegnamenti profondi che ha ricevuto e che ne hanno contaminato e formato profondamente il carattere, in parte ricordo di alcuni singolari ma reali episodi vissuti. Una grande fortuna. IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support .…
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1 Casimiro Di Crescenzo "Il tempo passa troppo presto" Alberto Giacometti 14:44
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Casimiro Di Crescenzo "Il tempo passa troppo in fretta" Lettere alla famiglia Alberto Giacometti Edizioni Casagrande www.edizionicasagrande.com Testo / Firenze Sabato 1 marzo - ore 16.00 / Sala Ortese Stazione Leopolda, Firenze "Il tempo passa troppo in fretta" Il curatore Casimiro Di Crescenzo dialoga con Tiziano Scarpa, narratore, poeta e drammaturgo Una pubblicazione della Alberto Giacometti Stiftung. A cura di Casimiro Di Crescenzo. Per tutta la vita, Alberto Giacometti non ha mai smesso di scrivere settimanalmente alla famiglia, in val Bregaglia, lettere in cui raccontava le sue giornate, le sue frequentazioni, le difficoltà e i progressi della sua ricerca artistica. Una scelta rappresentativa di quella ricca corrispondenza, redatta quasi interamente in italiano, è qui presentata ai lettori per la prima volta. Dai tempi del collegio all’arrivo a Parigi, dagli incontri con le avanguardie alle grandi mostre internazionali degli ultimi anni, le lettere di Giacometti raccontano “in presa diretta” una delle più interessanti e affascinanti avventure artistiche del Novecento. Il libro raccoglie – per la prima volta nella versione originale italiana – un'ampia scelta di lettere di Alberto Giacometti alla famiglia, dove con lingua vivace l'artista si racconta "in presa diretta", dall'adolescenza alla piena maturità. «Una rapsodica autobiografia, intervallata da piccoli schizzi, che conduce tra geografie e sfioramenti, tra fascinazioni e ansie, tra entusiasmi e fallimenti». (Vincenzo Trione) Casimiro Di Crescenzo È storico dell’arte, vive e lavora a Venezia. Si è laureato all’Università di Venezia con una tesi sui primi lavori a Parigi di Alberto Giacometti. Da allora si è sempre interessato all’opera dell’artista, realizzando mostre in Italia e all’estero, l’ultima intitolata: “Ottilia Giacometti. Ein Porträt. Werke von Giovanni und Alberto Giacometti” (Kunsthaus Zürich, 2020). È autore di Im Hotel Régina. Alberto Giacometti vor Henri Matisse – Letze Bildnisse (Bern-Wien, Piet Meyer Verlag /Paris, Fondation Giacometti, 2015) e sta lavorando alla pubblicazione della corrispondenza di Alberto e Diego Giacometti con la famiglia. Dal 2018 è membro del Comité Giacometti per l’autenticazione delle opere. IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support .…
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1 Bruno Dardani "Noi, che la morte l'abbiamo già uccisa" 32:58
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Bruno Dardani "Noi, che la morte l'abbiamo già uccisa" Verità e distorsioni su Israele Guerini e Associati www.guerini.it Prefazione di Nicola Porro Postfazione di Elio Tesciuba Una testimonianza per episodi ed esperienze vissute in prima persona, che si incrocia con verità storiche volutamente dimenticate e con una ricerca costante di dati scientifici soffocati dalla propaganda dominante. Un racconto crudo di quanto visto e verificato direttamente. Una ricerca costante non a giustificare Israele o gli ebrei, ma a comprendere le radici dell’odio che fa di Israele l’unica roccaforte in grado di garantire la sopravvivenza del popolo ebraico. La risposta arriva come una freccia scoccata direttamente al cuore: Sam arrotola la manica della sua camicia bianca e mostra il tatuaggio che gli aguzzini di Dachau hanno impresso sul suo avambraccio e nella sua vita. Non sarebbero necessari altri commenti, se non l’unico che quell’uomo potrebbe pronunciare: «Noi la morte l’abbiamo già uccisa». Bruno Dardani, per oltre vent’anni inviato speciale de Il Sole 24 Ore con specializzazione nei comparti della logistica, dell’interscambio commerciale via mare, dei porti, e del Medio Oriente e di Israele. Su queste tematiche ha diretto anche la rivista di geopolitica CH, dirige oggi il Centro Bono di studi e analisi sulle politiche del mare e sul Mediterraneo allargato. Autore di biografie imprenditoriali e di saggi tecnici sulla mobilità anche come chiave di lettura per la comprensione di fenomeni economici, sociali e di equilibri geo-politici. Per le nostre edizioni ha pubblicato con Pasqualino Monti e Giulio Sapelli, Vento dal Sud. Logistica, infrastrutture e mercato per una nuova Europa (2021). IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support .…
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Luca Tambolo "Il mondo su misura" Introduzione al negazionismo scientifico Codice Edizioni www.codiceedizioni.it Il negazionismo scientifico è un problema per le nostre società democratiche, perché contesta risultati scientifici consolidati sulla base di motivazioni ideologiche o economiche, e costruisce un’immagine del mondo che risponde più ai bisogni e ai desideri di chi respinge i risultati della scienza che alle indicazioni fornite dai fatti. Un mondo su misura, insomma. Ma chi sono i negazionisti? Quali strategie retoriche usano? Perché riescono a far presa su certi settori dell’opinione pubblica (riservando peraltro qualche sorpresa)? E le comunità scientifiche sono del tutto esenti da responsabilità per lo scetticismo, che talvolta diventa dichiarata ostilità, con cui alcuni profani guardano ai risultati del loro lavoro? In Il mondo su misura, Luca Tambolo racconta quel che sappiamo sul fenomeno del negazionismo scientifico e risponde a queste domande. Conoscere il negazionismo scientifico è il punto di partenza per mitigarne le conseguenze, ma anche per evitare che questa espressione venga usata in maniera impropria per generare confusione e per zittireil dissenso quando questo riguarda le eventuali conseguenze dei risultati della ricerca sul piano della deliberazione pubblica. «Trovandosi alle prese con un potenziale episodio di negazionismo scientifico, ciascuno deciderà se sia il caso di approvare o disapprovare, stupirsi, preoccuparsi o addirittura imbracciare le – auspichiamo metaforiche – armi. Prima, però, sarebbe saggio avere un’idea chiara e precisa dell’argomento di cui parliamo.» «Il negazionista scientifico adotta un approccio che si può definire “sartoriale” in quanto è in sommo grado selettivo, caratterizzato cioè dall’accettazione, in via generale, dell’affidabilità delle scienze naturali, con la notevole eccezione del risultato da lui respinto con forza. Quella abbracciata dal negazionista è dunque un’immagine del mondo fatta su misura, come se gli fosse stata confezionata da un sarto.» Luca Tambolo Dottore di ricerca in filosofia, si occupa di filosofia e storia della scienza. I suoi contributi apparsi su alcune delle maggiori riviste internazionali riguardano, fra gli altri temi, il progresso scientifico, il dibattito sul realismo, le scoperte indipendenti e il ruolo delle storie controfattuali nella controversia su inevitabilità e contingenza del sapere scientifico. Ha inoltre pubblicato, con FrancoAngeli, una monografia sull’opera di Paul Feyerabend (L’oceano della conoscenza, 2007) e una sul dibattito metametodologico contemporaneo (Meta e metodo, 2009). IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support .…
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1 Marco Testoni "Come si ascolta un film?" 24:13
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Marco Testoni "Come si ascolta un film?" Guida all'ascolto per inconsapevoli spettatori di colonne sonore Edizioni Efesto www.edizioniefesto.it Marco Testoni – compositore, music supervisor e didatta – ci conduce alla scoperta della più invisibile e misteriosa delle forme d’arte: la colonna sonora. Una guida che rispondendo a una semplice domanda rovescia il senso dell’esperienza cinematografica, uno spettacolo che dovrebbe essere goduto appieno non solo con la vista ma anche l’udito. Come si ascolta un film? è un libro che con naturalezza e levità vuole raccontare la musica per cinema liberandoci dal ruolo di ascoltatori inconsapevoli. Una storia che parte dalle rumorose sale del cinema muto fino ad arrivare alle soluzioni musicali più tecnologiche dei nostri giorni. Dal mickey mousing al sound design, da Bernard Herrmann, Ennio Morricone, John Williams, Vangelis, Ryuichi Sakamoto, Hans Zimmer e Johann Johannsson passando per il post rock, l’elettronica, il minimalismo e tutti gli altri protagonisti che nel giro di cento anni hanno descritto l’evoluzione di un linguaggio musicale popolare divenuto universale. IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support .…
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Emanuela Griglié, Guido Romeo "Maschiocrazia" Perché il potere ha un genere solo (e come cambiare) Prefazione di Marta Cartabia Codice Edizioni www.codiceedizioni.it L’avanzata della parità di genere non è tutta propaganda, ma non si può parlare di cambiamento senza interrogare il potere, e l’Italia su questo è oggi un laboratorio al quale tutti guardano con attenzione. Esempi di un nuovo modello più inclusivo ed equilibrato, in politica come in economia, esistono, ma le resistenze sono molte e non scontate, e il potere femminile è ancora ben lontano dall’essere consolidato e strutturato in una rete influente e capillare. Il problema è che siamo tutti – sì, anche le donne e i ragazzi più o meno fluidi della GenZ – molto più maschilisti e conservatori di quanto siamo disposti ad ammettere. E il girl power è diventato spesso un fenomeno talmente mainstream che rischia di essere un sottoprodotto di quella maschiocrazia – o per usare una parola tornata di recente molto in auge: patriarcato – dove le donne, preso il potere, non agiscono diversamente dai loro predecessori maschi. Attraverso dati, interviste (a Roberta Metsola, Kaja Kallas, Vera Gheno e molte altre), ricerche scientifiche e cronaca recente, Maschiocrazia è la fotografia lucida e provocatoria di una mutazione epocale che la società contemporanea sta affrontando, e svela un quadro più complesso della semplice discriminazione di genere. «Siamo insomma destinati a non cambiare? Noi non abbiamo perso la speranza perché, come ci ha fatto notare Agnese Pini, una delle poche direttrici di quotidiani in Italia, storicamente le discontinuità arrivano dalla periferia del sistema, con numeri che inizialmente sembrano sempre esigui. E i segnali per avere speranza sono reali.» Prefazione di Marta Cartabia Emanuela Griglié Giornalista, scrive per “La Stampa” e “Repubblica Salute” principalmente di innovazione, cultura digitale e scienza. Collabora su temi di costume e società con “Harper’s Bazaar” ed “Esquire”, ed è stata editor su argomenti di attualità per “Vogue” e “L’Uomo Vogue”. In precedenza ha scritto per “Italia Oggi” e “Il Mondo”, e ha fatto parte del team che ha creato e lanciato “City”, primo free press italiano del gruppo Rizzoli-Corriere della Sera. Guido Romeo Giornalista, scrive per “Il Sole 24 Ore” di economia e digitale. È stato responsabile per il business e l’innovazione di “Wired”, e il suo lavoro ha ottenuto riconoscimenti in Italia e all’estero. È autore, insieme a Ernesto Belisario, di Silenzi di Stato. Storie di trasparenza negata e di cittadini che non si arrendono (Chiarelettere, 2016). IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support .…
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1 Nicoletta Asnicar "In cima alla montagna" 11:20
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Nicoletta Asnicar, Chiara Spinelli "In cima alla montagna" Storiedichi Edizioni www.storiedichiedizioni.it Stambecco ha organizzato una festa in cima alla montagna e ha invitato tutti i suoi amici. Chiocciola e Salamandra hanno ricevuto l’invito e, per non fare tardi, partono di primo mattino. Volpe, Orso, Lepre e Scoiattolo partono invece con tutta calma. Per loro, salire sulla vetta è un gioco da ragazzi. Finalmente la festa può iniziare. Ma dove sono Chiocciola e Salamandra? Stambecco non ha nessuna intenzione di aspettarle, ma gli altri non ci stanno: ridiscendono la montagna per recuperare le due amiche e risalire tutti insieme. La festa è un successo e Chiocciola e Salamandra ne organizzano subito un’altra a casa loro, ai piedi della montagna, in mezzo al laghetto... ma Stambecco non sa nuotare! Sarà Volpe, che le pensa sempre tutte, a risolvere la situazione… Tra amici è così: non si lascia indietro nessuno! Perché il divertimento inizia quando arrivano tutti, ognuno con i propri tempi. Nicoletta Asnicar È nata ai piedi delle Prealpi Vicentine, in una terra intrisa di memoria. Ha studiato storia e giornalismo all’Università di Verona, frequentando al contempo laboratori di scrittura e corsi di specializzazione in letteratura per l’infanzia e l’adolescenza. Ha pubblicato racconti e filastrocche, tra cui Quel Natale in cui ero grande (Edizioni Clichy, 2023) e Il calzino di papà (Pane e Sale, 2024) e scrive approfondimenti culturali e didattici per docenti. Si occupa di promozione della lettura realizzando corsi e laboratori per adulti e ragazzi. Adora salire in montagna, camminare nei boschi e scrivere. Chiara Spinelli È cresciuta a Lecce ma vive a Milano. Ha studiato Grafica Editoriale, perfezionando il suo percorso di formazione con la partecipazione a corsi di illustrazione. Ha inoltre partecipato a esposizioni e fiere di settore. Ha pubblicato Il mare è… (Kurumuny, 2021) e Il pacco da giù (Quinto Quarto, 2022), scelto come una delle 20 migliori opere di debutto nella categoria Opera Prima di BRAW AMAZING BOOKSHELF a BCBF 2023. Lavora come illustratrice freelance ed educatrice dedicandosi alla progettazione di laboratori per bambini. IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support .…
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1 Danilo Daresta "Carnevale di Putignano" 12:55
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Danilo Daresta presidente Fondazione Carnevale di Putignano "Carnevale di Putignano 2025" Lo spirito della sovversione www.carnevalediputignano.it Il tema della 631ª edizione: sovversione Tra gli ospiti: La Rappresentante di Lista, Le Vibrazioni, N.A.I.P., Nicola Lagioia, Nitro, Paolo Pecere, Pif, Tlon Prossime sfilate: 2 e 4 marzo 2025 A Putignano continua la storica manifestazione del Carnevale, giunta alla sua 631ª edizione, la cui apertura è stata celebrata lo scorso 26 dicembre con la Festa delle Propaggini, in cui gruppi di attori locali hanno raccontato la vita della città e si sono presi gioco dei potenti in lingua dialettale. Il Carnevale di Putignano è un’espressione collettiva di identità, in cui tutta la comunità si unisce per celebrare la cultura locale e tramandare un patrimonio unico di arte e tradizione di generazione in generazione. Non mancherà, in questa 631ª edizione, l’attenzione per i momenti salienti della tradizione identitaria del Carnevale. Con l'obiettivo di far conoscere a un pubblico sempre più ampio il ricco patrimonio culturale legato al Carnevale, la Fondazione ha ideato un programma che accompagnerà le tradizionali sfilate con scambi e collaborazioni con realtà nazionali e internazionali. IL TEMA: Sovversione Il tema di questa edizione 2025, la Sovversione, richiama non solo la tradizione carnevalesca, ma anche le sfide contemporanee che la società si trova ad affrontare. La parola deriva dal latino subvertere, che significa "capovolgere" o "rovesciare". Nel contesto del Carnevale questo termine non assume una connotazione distruttiva, ma creativa, infatti mira a ribaltare temporaneamente l’ordine stabilito, creando uno spazio di libertà e critica sociale. . LE SFILATE Le sfilate del Carnevale di Putignano costituiscono il cuore pulsante di questa storica manifestazione: domenica 2 marzo alle 11.00 sfileranno i 7 carri allegorici e i gruppi mascherati; infine il 4 marzo, Martedì Grasso, alle 18.30 si terrà l’ultima sfilata a cui seguirà la cerimonia di premiazione, che per la prima volta assegnerà anche il Premio del Pubblico – Carnevale di Putignano. La serata culminerà con la tradizione del Funerale del Carnevale, il rito simbolico che saluterà questa edizione con il suono della Campana dei Maccheroni. GLI OSPITI L’edizione di quest’anno si arricchisce di ospiti prestigiosi e un calendario ricco di eventi. Il 16 febbraio, Eugenio Cesaro, leader del gruppo Eugenio in Via di Gioia, proporrà uno spettacolo musicale pensato esclusivamente per il Carnevale e in contemporanea si terrà il concerto di Le Vibrazioni. Il 22 febbraio sarà una serata ricchissima con i concerti di Urban Legend, del rapper Nitro, di Tammorra Felice e di Fenoaltea. Il 2 marzo, sarà il momento di Pif, scrittore, regista e conduttore televisivo, e di Paolo Pecere, professore associato di Storia della filosofia all'Università di Roma Tre. Lo stesso giorno, ci sarà la performance de La Rappresentante di Lista accompagnata dal duo Tlon che si esibiranno nello spettacolo Lezioni di Meraviglia. A seguire l’esibizione di N.A.I.P.: un’ora di sincretismo musicale e teatrale con mix Tecno con i Simpson, Frank Sinatra con Kendrick Lamar, Mr. Bean con Skrillex. Il 4 marzo, in occasione di Martedì Grasso, Nicola Lagioia, scrittore barese, conduttore radiofonico e vincitore del Premio Strega, racconterà al pubblico l'arte di mettersi in maschera, attraverso il rito e la letteratura. Oltre alle 4 sfilate, sono previsti anche una serie di eventi collaterali che permetteranno di andare oltre le sfilate e lo show, valorizzando così la tradizione per intero, ripensandola: un workshop sulla cartapesta con l’Università di Valencia il 28 febbraio; Sfilate dei Sapori il 2 febbraio a partire dalle 17.00 e il 23 febbraio dalle 11.00 con gli imprenditori locali che porteranno in piazza le loro eccellenze culinarie. Non mancheranno le installazioni immersive nel borgo antico della città di Putignano, realizzate in cartapesta. IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support .…
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