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Unseen Upside: Investments Beyond Their Returns

1 S6:E1 AI & Education: Investing in the Future of Learning 40:43
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Discover how AI is breaking down barriers to education and tailoring learning experiences for students everywhere. From Duolingo’s global reach to the innovative use of AI in real classrooms at Miss Porter’s School in Connecticut, this episode explores how technology is expanding access, enhancing engagement, and equipping the next generation with essential skills—while ensuring integrity and safety remain at the forefront. Guests include: Luis von Ahn , CEO and Co-Founder of Duolingo Henry Ellenbogen , Chief Investment Officer at Durable Capital Partners Maureen Lamb , Latin teacher and the Language Department Chair at Miss Porter's School Dean Dimizas , Partner and Managing Director at Cambridge Associates Unseen Upside: Investments Beyond Their Returns is developed in partnership with PRX , an award-winning podcast media company. Cambridge Associates is a global investment firm that works with endowments, foundations, healthcare systems, pension plans, and private clients to implement and manage custom investment portfolios that aim to generate outperformance and maximize their impact on the world. Cambridge Associates delivers a range of portfolio management services, including outsourced CIO, non-discretionary portfolio management, staff extension, and asset class mandates.…
Gameromancer, il podcast videoludicamente scorretto explicit
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Questo non è il solito podcast di videogiochi. Gameromancer è una ribellione contro chi si occupa di videogiochi per (e con) lucro, riducendoli a mera merce. I videogiochi sono Cultura, sono Arte, sono Vita. E in quanto tali assolutamente personali.
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Questo non è il solito podcast di videogiochi. Gameromancer è una ribellione contro chi si occupa di videogiochi per (e con) lucro, riducendoli a mera merce. I videogiochi sono Cultura, sono Arte, sono Vita. E in quanto tali assolutamente personali.
410 حلقات
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1 Ep. 228: Dead Spiaze – come EA ha fottuto la sua lineup 1:06:16
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Unisciti alla ribellione su Telegram – Iscriviti alla newsletter – Supportaci su Patreon Dopo The Veilguard volevi il woke fuori dai giochini e adesso EA si è venduta agli arabi. E al genero di Donald Trump, che ad occhio e croce non mi sembra una delle 10 personalità più inclusive d’America. Gran ficata, vedrai che adesso Dragon Age torna ad essere una cosa per very giocatory lasciando perdere tutte quelle porcate che ci hanno voluto infilare di forza nel gozzo. Solo che ne sei sicuro? Perché l’idea della nuova proprietà è di recuperare quei 20 miliardi di debito che hanno accumulato lasciando a casa un sacco di gente e facendo fare tutto il possibile all’Intelligenza Artificiale. I risultati sono disastrosi già adesso, perché le IA (quantomeno per ora) non possono sostituire un programmatore, un grafico, un designer: producono roba che si vede già ad occhio essere evidentemente sbagliata e finiscono per abbassare la qualità di quello che poi pretendi di vendere ad 80€ su PSN. E sarà anche peggio, perché questa idea di avere degli asset stock da riciclare tra le varie produzioni era già venuta ad Ubisoft nella sua parentesi che va dal 2017 al 2020, quella dove il drone di Ghost Recon Wildlands era identico all’aquila che usavi su Assassin’s Creed per spottare i nemici negli avamposti. Ti ricordi com'è finita? Ad un certo punto ti sei rotto il cazzo di comprare e giocare sempre lo stesso gioco e adesso Ubisoft ha dovuto chiedere i soldi a Tencent per continuare a fare Assassin’s Creed, Rainbow Six e Far Cry. Che poi com’è che Far Cry faccia ancora i soldi visto che dal 3 in poi so tutti uguali è un mistero, ma è un altro discorso. L’acquisizione di EA è uno di quei casi in cui devi stare attento a quello che desideri, perché potrebbe avverarsi. E forse tra qualche anno dovremmo rimpiangere quel periodo storico in cui il peggio che faceva EA erano le microtransazioni.…
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1 Nessuno ha capito un cazzo di Hellblade 2 (rece?) 1:07:21
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Unisciti alla ribellione su Telegram – Iscriviti alla newsletter – Supportaci su Patreon Non sapevo di aver bisogno di Hellblade 2. O almeno, non credevo di averne bisogno. A dirla tutta mi sembrava pure superfluo un secondo capitolo, che la storia di Senua poteva tranquillamente finire col primo e che un altro viaggio avrebbe rischiato di rovinare un capolavoro. Perché sono un coglione. Ma in fondo, lo siamo […]…
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1 Ep. 227: Corri Salta Spada – un’altra puntata sui giochini droga 1:00:31
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Unisciti alla ribellione su Telegram – Iscriviti alla newsletter – Supportaci su Patreon Questa settimana ho giocato 19,5 ore a Tower Wizard. È facile farcene un bordello perché è un idle game, uno di quei giochini che va avanti per i cazzi suoi e ti richiede ogni tanto di cliccare qualcosa per velocizzare i processi o allocare risorse. E quindi è finita che Tower Wizard girava in background sul PC mentre lavoravo e di tanto in tanto alzavo la finestra per vedere come stavano andando le cose alla Torre, quanto era cresciuto il mio Drago e quanto oro i miei alchimisti avevano forgiato (in modo da poterlo tramutare in altre pietre che combinate sarebbero diventate altri artefatti e avrebbero velocizzato il crafting di altre risorse, tra cui l’oro stesso). Ad un certo punto però quella cazzo di finestra non è tornata più in background. Ormai Tower Wizard mi tirava fuori risorse così velocemente che potevo arrivare dall’inizio alla fine di una partita in una ventina di minuti. Diventava quasi una questione di speedrun, di provare più approcci per capire se fosse più efficiente estrarre prima il più velocemente la magia o fosse meglio dedicarsi alla conoscenza, se era meglio addestrare Saggi per l’accademia o addestratori per il drago. E quindi ho continuato a giocare a Tower Wizard finché non ho capito quale fosse la routine migliore, perfezionandomi run dopo run in modo da accumulare punti più velocemente per sbloccare bonus per la partita successiva. Questa settimana ho giocato 19,5 ore a Tower Wizard. La cosa più stronza è che mi è costato 3€. A che serve la droga, quando esistono i videogiochi?…
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1 DLC #88: La Battle (t)Royale di Leggende Pokémon ZA 1:15:24
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Unisciti alla ribellione su Telegram – Iscriviti alla newsletter – Supportaci su Patreon È uscito il giochino dei Pokémon e come in quel meme col Joker di Heath Ledger tutti perdono la testa. SpaccioGames gli ha mollato 0.3 punti in più rispetto a Clair Obscur, solo che il punto della questione dovrebbe essere piuttosto che Nintendo il budget che ha avuto Clair Obscur non l’ha voluto mettere a disposizione di Game Freak. Poi sono convinto che tanto Game Freak non lo avrebbe comunque saputo usare, ma questo pensiero è critica, il fatto che Leggende ZA sia costato 12 milioni è una notizia e c’è una certa differenza. Ma al di là dei voti e dei confronti a generazione procedurale tutti perdono la testa perché è chiaro e sotto gli occhi di tutti che siam davanti ad un gioco che tecnicamente non è accettabile, con delle soluzioni ridicole tipo usare delle texture 2D per fare i balconi e le porte di buona parte degli edifici “non di trama”, però lì si tira una linea, laddove invece bisognerebbe andare a vedere com’è Leggende ZA sotto questi problemi. Diversa gente ha deciso di piratare Leggende ZA perché “non vale 70€”. A queste persone non posso dar torto. Ma posso incazzarmi se dopo essersi prese lo sbattimento di scaricare una ROM e schiaffarla su un emulatore poi si fermano alla cazzo di grafica.…
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1 Ep. 226: ti sei accortə che i Soulslike stanno cambiando? 1:01:51
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Unisciti alla ribellione su Telegram – Iscriviti alla newsletter – Supportaci su Patreon Li abbiamo chiamati “soulslike” perché si parlava di sviluppatori che provavano a fare il cosplay di Miyazaki senza riuscirci. Senza gli stessi processi mentali, senza lo stesso fascino, limitandosi solo all’estetica dark e a quella vibe da pali nel culo che sì, era parte dell’opera e del messaggio, ma poi abbiamo scoperto non essere il posto dove risiedevano i 21 grammi di anima dei Souls. Ad un certo punto è Miyazaki stesso a scendere a compromessi con Miyazaki. Esce Sekiro, e viene fuori che si può fare qualcosa che sembri un soulslike pur non essendo copiato paro paro da quel modello lì. E allora altri iniziano a fare la stessa cosa. Escono cose tipo Tunic, dove a far da padrone tra le varie “componenti Soulslike” è il linguaggio che parla il gioco, che qui diventa una lingua vera ed esplicita che puoi decifrare una pagina del libretto alla volta. Esce Black Myth: Wukong, e viene fuori che basta spostarsi qualche miglio più a Occidente rimanendo però dove di solito il sole va a tramontare per tirare fuori qualcosa di simile, ma fondamentalmente diverso. E destinato probabilmente a fare scuola, visto quanto rumore ha fatto. Escono gli Hell is Us anche se non se ne accorge apparentemente nessuno, ma ormai non si torna più indietro e non puoi aspettarti di rifare i soulslike come si facevano prima e vedere la gente in festa. Se non ci credi chiedere a Bluepoint e al remake di Demon’s Souls.…
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1 Ep. 225: Lock-On Siffredi – videogiochi e telecamere 59:14
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Unisciti alla ribellione su Telegram – Iscriviti alla newsletter – Supportaci su Patreon La telecamera è la cosa più importante in un videogioco. Anzi, la telecamera è la cosa più importante nel videogioco inteso come medium, perché seguendo la sua evoluzione si segue quella dei videogiochi stessi. Prima era tutto una sitcom a camera fissa, e infatti i livelli si chiamavano “quadri” e “schermate”. Per un bel po’ rimarrà. Le console hanno abbastanza potenza di calcolo per fare in modo che quando Super Mario fa un passo verso destra l’inquadratura si sposti con lui, ma solo le console. Ad un certo punto Prometeo, nella persona di John Carmack, ruba il fuoco agli Dei e capisce come fare la stessa cosa anche su PC. Gli Dei lo mandano in culo, quando osa proporgli di portare Super Mario Bros. 3 su PC, ma da quel fanculo nascono Commander Keen e soprattutto id Software. Succede la stessa cosa quando si decide che il videogioco può diventare 3D, forse deve diventare 3D. In Super Mario 64 per spiegare il concetto ai giocatori venuti su a pane e SNES si introduce proprio fisicamente un cameraman: usi il secondo d-pad del peggior controller di sempre per dargli gli ordini e lui esegue aggiustando l’inquadratura a tuo piacimento. Ci vorrà una vita prima di riuscire a capire come fare questa cosa per bene. In quella vita, succede più o meno quello che ti racconta questo episodio del podcast videoludicamente scorretto.…
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1 Ep. 224: le città nei videogiochi 1:10:28
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Unisciti alla ribellione su Telegram – Iscriviti alla newsletter – Supportaci su Patreon Ogni città è il deserto a cui si oppone. I giochini ci portano a visitare ogni tipo di città. Una matrioska di realtà diverse che ci ospitano, galassie, continenti, corpi da abitare. Colonne di sceneggiatura, piazze di dialoghi, quartieri di silenzio. In mezzo ci trovi personaggi, storie, eventi di cui sei protagonista o spettatrice. Ma dove finisce il diorama, la scenografia, il palcoscenico e inizia la città? Come distinguo una cartolina ben tratteggiata da un luogo che effettivamente sto vivendo, respirando? Ognuno vive le sue città, forse perché ognuno di noi è prima di tutto una città. I luoghi che viviamo ci modificano, trasformano, incidono in noi reticolati, arterie di esperienze, traumi, ricordi. E da lì, affiorano i nostri spazi, i nostri luoghi, palazzi sfavillanti e inquietanti catacombe, foreste sibilanti e villaggi fatti d’ossa. Cambiamenti che subiamo o di cui siamo artefici, abitiamo e veniamo abitati. Infestiamo e veniamo infestati. A noi si oppongono deserti, ai deserti noi ci opponiamo.…
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1 Ep. 223: Death Stranding 2 spiegato male 1:04:42
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Unisciti alla ribellione su Telegram – Iscriviti alla newsletter – Supportaci su Patreon Non aggiunge niente al primo capitolo se non un sacco di migliorie al gameplay che lo rendono un gigantesco giocattolone, una specie di grossa anticipazione su quello che potrebbe essere Physint, se davvero Kojima Production vuole tornare al Tactical Espionage Action che ha cresciuto una generazione intera. 00:00 Intro & solite stronzate 32:32: UGO TOGNAZZI (da qui si spoilera)…
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1 Ep. 222: Videogiochi sfigati che ti sei perso nell’ultimo anno e mezzo 1:02:55
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Unisciti alla ribellione su Telegram – Iscriviti alla newsletter – Supportaci su Patreon Il 4 settembre è uscito Silksong e s’è fagocitato un po’ tutto quello che è uscito non solo lo stesso giorno, ma anche nelle settimane precedenti. Ma non è un unicum, nell’ultimo anno e mezzo ci si è persi — anche noi che nominalmente dobbiamo parlare delle cosine belline che escono, eh — diversa roba che meritava più attenzione. E che purtroppo per come funziona il mondo dei videogiochi difficilmente riuscirà ad averla. Quindi questa settimana ti becchi un po’ di pareri non richiesti su giochi non cagati. Avrei voluto scrivere “passati sotto ai radar”, ma il mio avvocato mi ha detto che non se lo accolla. 00:00 Intro & Cazzeggio 03:23 l'argomento: giochini dimenticati 04:01 Hell Is Us 22:01 To a T 28:08 LEGO Bricktales Voyagers 39:46 The Plucky Squire 45:57 UFO 50 47:02 Neva 50:16 Humanity 53:32 Ratatan…
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1 Ep. 221: Per la Super Terra dei Liberi – da Charlie Kirk fino a tornare al Gamergate 1:09:55
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Unisciti alla ribellione su Telegram – Iscriviti alla newsletter – Supportaci su Patreon Il Congresso USA accusa i videogiochi di aver alimentato l’odio politico della sinistra. Non solo Steam, perché l’8 ottobre sono stati convocati oltre a Gabe Newell anche i CEO di Discord, Twitch e Reddit. Posti che sicuramente hanno bazzicato anche Luigi Mangione (che sua cover su X aveva scelto un pokémon, Breloom) che Tyler Robinson, […]…
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1 Ep. 220: La compagnia delle Indie – come il videogioco indipendente è diventato di tutti 1:13:34
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Unisciti alla ribellione su Telegram – Iscriviti alla newsletter – Supportaci su Patreon Com’è che adesso giochiamo tutti ai giochini piccini abbastanza abitualmente? Troppo facile dire “eh la pandemia signora mia”. È un percorso che è iniziato più di 15 anni fa, che ha visto lo zeitgeist culturale del videogioco spostarsi un po’ alla ricerca di alternative sostenibili, un po’ perché PlayStation mica poteva ignorare Wiiware e Xbox Live Arcade, specie considerati i numeri che ci muovevano sopra i vari Castle Crashers e World of Goo. Questa è la storia di com’è nato il videogioco indipendente. Quello contemporaneo eh, non in assoluto – perché in assoluto esiste da praticamente l’epoca di Tennis For Two.…
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1 Ep. 219: Remember Me(nchia) – videogiochi dimenticati 57:58
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Unisciti alla ribellione su Telegram – Iscriviti alla newsletter – Supportaci su Patreon Escono talmente tanti giochi ogni giorno che è facile dimenticarsi della roba vecchia, soprattutto in un contesto culturale dove si guarda sempre avanti e pure al day one ormai si pensa alle patch, ai DLC, ai sequel. Chiaro, poi esistono i Dark Void che era giusto e sacrosanto dimenticarsi, ma ci sono pure gli Starhawk che non s’è inculato di pezza nessuno o i Castle Crashers che ti ha tenuto compagnia su Xbox 360 e poi non c’hai pensato mai più. Questa settimana ti proponiamo un po’ di giochini che magari conosci, magari no, ma che sicuramente hai smesso di giocare.…
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1 Lettere da Pulveria: una monografia di Hollow Knight 1:18:20
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Unisciti alla ribellione su Telegram – Iscriviti alla newsletter – Supportaci su Patreon Hollow Knight era il gioco giusto al momento giusto Ho solo amore per il gioco di Team Cherry da quando nel 2018 mi sono chiuso a Nidosacro per quelle 50 e passa ore. Una specie di soulslike che si ibrida al metroidvania, con una lore alla Bloodborne, esattamente quando c'era bisogno esattamente di questo. Uno stile disegnato a mano pulito e bellissimo, una colonna sonora eccezionale, dei controlli precisi come se ne trovano raramente. La mappa intricata, complessa e varia, piena di popoli diversi e approfonditi, totalmente interconnessa. Boss su boss uno più bello dell'altro. Su tutto una cura al dettaglio clamorosa, che dopo 40 ore ti porta ad avere un personaggio secondario che si mette a recitare a caso 50 precetti del buon cavaliere - uno più scemo dell'altro - e poi ti affronta in dieci boss fight di difficoltà e stupidità crescente. Sono sei anni che aspetto il seguito, e anche io a un certo punto mi sono stancato di sperare lo mostrassero agli eventi. Ma ho troppo amore per Hollow Knight per avercela con Team Cherry. Buon Silksong, a me quanto meno…
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1 Ep. 218: Processo a The Phantom Pain 1:03:25
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Unisciti alla ribellione su Telegram – Iscriviti alla newsletter – Supportaci su Patreon Penso a "Luci guida anche nella morte" da quando ho finito The Phantom Pain la prima volta. Qualcuno la definirebbe una sezione Walking Simulator del cazzo. Alla fine devi solo attraversare i corridoi della Mother Base sparando in testa ai Diamond Dogs. Solo che sono i tuoi Diamond Dogs, quelli che hai speso ore a reclutare cercando tra le fila nemiche il meglio del meglio, soldati di Rango S che potessero essere degni della reputazione da Leggenda che ti stavi costruendo. Quella stessa reputazione che evapora 60 punti alla volta ogni volta che adesso ne fai fuori uno. La vocina dell'iDroid continua a ripetere "Staff member has died" e tu non puoi farci un cazzo. I tuoi commilitoni chiedono pietà e tu non puoi farci un cazzo. Ad un certo punto alcuni di loro gettano le armi a terra e ti rivolgono il saluto militare. "Viviamo e moriamo ad un tuo comando, Boss". È un brivido che mi porto dentro da 10 anni. Lo strumento più basilare che si possa trovare nei videogiochi, il punteggio, che viene usato così, per ricordarti che non conti un cazzo, che i Diamond Dogs che stai ammazzando non sono solo statistiche, hanno un nome e lo vedi nell'HUD ogni volta che stai per premere il grilletto. Giocando "Luci guida anche nella morte" mi sono chiesto per dieci anni come si possa pensare che i videogiochi desensibilizzano davanti alla morte. Difficilmente mi sono mai sentito così una merda come durante quella missione. Difficilmente riuscirò mai a prendere una vita IRL, se ho fatto così fatica a farlo usando un controller.…
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1 I buffi di Enotria e la comunicazione di Hollow Knight Silksong – Checkpoint 1:10:01
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Unisciti alla ribellione su Telegram – Iscriviti alla newsletter – Supportaci su Patreon Tocca tirare fuori il terzo Checkpoint in due settimane perché, beh, continuano a succederne di ogni. Tipo che Blur, IlMasseo e un altro po' di gente racconta di come Jyamma Games spenda i big money per far vedere il trailer de La Divina Commedia™ (™ perché è marchio registrato) durante la Opening Night Live della Gamescom debba ancora pagarli per le adv del lancio di Enotria. Di cui sembra misteriosamente sparito dalla roadmap il DLC che doveva essere incluso nelle Deluxe Edition. Poi vabbè, siamo in quei giorni lì, in quelli dove tra poco esce Hollow Knight Silksong e quindi si parla di come Team Cherry abbia lavorato senza fretta in opposizione a quello che succede abitualmente nel game dev. Solo che no, non sono i paladini proprio di un cazzo, solo dei marketer a cui è riuscito il colpaccio.…
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