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1 Lovers Film Festival 40, intervista a Ditonellapiaga 9:55
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Alla 40ª edizione del Lovers Film Festival , FRED Film radio ha incontrato la cantautrice Ditonellapiaga , l’ospite musicale dell’edizione 2025 del festival LGBTQI+. Una canzone può fare politica? Ditonellapiaga nei suoi testi racconta il sesso con leggerezza e ironia. Una chiave narrativa che, a suo modo, denota una posizione politica. Musica che arriva ad un pubblico anche giovanissimo sul quale quei testo possono avere un’influenza. “Dipende molto dal contesto in cui vengono dette certe cose” , spiega la cantautrice. “In un contesto come quello di adesso in cui sicuramente per certi aspetti possiamo essere tornati un po’ indietro riguardo all’accettazione e alla serenità di poter parlare di certe cose, potrebbe essere un gesto politico. Sicuramente trovo sia una mia manifestazione molto spontanea e libera. Però mi rendo conto che da alcune persone viene colta come un messaggio di libertà. Anche se la mia intenzione quando scrivo un brano non è dire: ‘Voglio fare un inno alla libertà sessuale’. È sempre bellissimo che alla fine il significato delle canzoni non lo decido io scrivendole, ma le persone ascoltandole”. Responsabilità artistica, rabbia repressa e fragilità maschile In un momento storico attraversato da più problematiche sociali, senza dubbio l’emergenza dei femminicidi è quella che più di tutte tiene banco nel dibattito pubblico. Anche ogni forma d’arte dovrebbe concorrere nel sensibilizzare la società e assumere un linguaggio che non inneggi alla violenza? “La parola giusta è ‘responsabilità’” , sottolinea Ditonellapiaga . “Nel momento in cui scrivi un brano, per quanto sia una cosa personale, quando viene rilasciato diventa pubblico e può essere riconosciuto da parte di altre persone addirittura come un monito. Non dico, ovviamente, che non ci debba essere libertà di espressione. Sarebbe terribile anche solo pensarlo. Però una mano sulla coscienza bisogna mettersela quando si scrivono certe cose. Bisognerebbe anche iniziare a parlare della fragilità dell’uomo e iniziare a portare alla luce i problemi legati alla loro rabbia repressa più che continuare a stereotipare la figura dell’uomo alfa. Apprezzo di più degli artisti che concedono di mostrarsi fragili, perché secondo me è proprio questo il punto di riferimento di cui avrebbero bisogno i ragazzi”. L’ispirazione cinematografica Nelle videoclip di “Tu con me hai chiuso” , Ditonellapiaga è vestita da sposa e il suo look ricorda le fotografie del matrimonio tra Priscilla ed Elvis ricostruite al cinema dal film di Sofia Coppola. Quanto il cinema influenza sia il suo immaginario visivo? “Moltissimo” , ammette la cantautrice. “Tra l’altro ho realizzato quel videoclip poco prima che uscisse ‘Priscilla’. Indubbiamente il cinema mi ispira tantissimo, così come la lettura. Mi piace giocare molto con l’immagine, con l’aspetto narrativo e visivo. È fondamentale per ogni persona che crea delle storie. Perché il fine di scrivere non è solo parlare di sé ma anche creare delle storie”. The post Lovers Film Festival 40, intervista a Ditonellapiaga appeared first on Fred Film Radio .…
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1 “Sotto le foglie”, intervista all’attrice Ludivine Sagnier 4:23
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20 anni dopo il loro ultimo film insieme, “ Swimming pool “, del 2003, il regista francese François Ozon e l’attrice Ludivine Sagnier si ritrovano per “ Sotto le foglie “ . In sala dal 10 aprile dopo un’anteprima al XV Rendez Vous – Festival del cinema francese di Roma, il film mette in scena, n un mix tra dramma, commedia e giallo tra Chabrol e Agatha Christie, la storia di una anziana e premurosa signora, Michelle ( Hélène Vincent ) che vive in un tranquillo paesino della Borgogna e stravede per il nipotino Lucas che sta per arrivare con sua madre Valérie ( Ludivine Sagnier ) a fare visita. Le aspettative di Michelle di un perfetto quadro familiare verranno infrante da un’intossicazione da funghi di Valérie (di cui viene sospettata Michelle, cuoca ed “esperta” di funghi), goccia che fa traboccar il vaso di un rapporto madre-figlia già al collasso. Se in “ Swimming pool ” Ozon aveva voluto mantenere il mistero attorno al personaggio che Sagnier doveva interpretare, lo stesso ha fatto in questa situazione. Ludivine Sagnier spiega le ragioni di un approccio poco comunicativo sui suoi personaggi: “ Ozon si diverte tantissimo con il pubblico ed anche con noi attori, a non fornire mai soluzioni. Ciascuno di noi deve elaborare sulla base del proprio vissuto ”. Da sempre innovativo e anticipatore dei tempi, soprattutto per quanto riguarda le donne protagoniste, Ozon sceglie come protagonista una donna e attrice di 81 anni, una rivoluzione ancora più grande di quando scelse Charlotte Rampling per “ Swimming pool ” che aveva già più di 50 anni. Lo racconta con orgoglio Ludivine Sagnier nel raccontare il cambiamento nella rappresentazione delle donne al cinema. The post “Sotto le foglie”, intervista all’attrice Ludivine Sagnier appeared first on Fred Film Radio .…
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1 “Balentes”, intervista al regista Giovanni Columbu 19:01
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A sette anni dal suo ultimo lungometraggio, “ Surbiles “, Giovanni Columbu realizza la sua prima opera di animazione, “ Balentes “. In concorso al 38° Bolzano Film Festival – Bozen , il film si avvale d una tanica antica, smile al rotoscopio tradizionale utilizza i disegni in movimento realizzati dallo stesso Columbu , che oltre che regista, è anche pittore e scultore. Tratto da un fatto realmente accaduto in Sardegna nel 1940 e raccontato al regista dalla nonna, il film ritrova il contributo, nella voce, di Simonetta Columbu , attrice figlia del regista, nel ruolo della sua bisnonna. Dopo aver partecipato ad Alice nella Città ed a Rotterdam, il film ha vinto un premio al Nigata Animation International Film Festival in Giappone, riconoscimento di cui Columbu va particolarmente fiero, dato che arriva dalla patria dell’animazione. The post “Balentes”, intervista al regista Giovanni Columbu appeared first on Fred Film Radio .…
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1 La grande ambizione, intervista con il regista Andrea Segre 26:00
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Andrea Segre ci parla del suo film “ La grande ambizione “, partendo dalle considerazione storiche e politiche che lo hanno portato a scegliere proprio questo titolo. Il regista ci racconta come si e’ sviluppato il suo rapporto con le figlie e il figlio di Enrico Berlinguer e come sono stati coinvolti nel progetto di fare un film che non era pensato come un biopic. Segre contestualizza le sue scelte narrative all’interno del panorama socio-politico della seconda meta’ degli anni ’70, scelte che conferiscono al racconto un afflato che va al di la’ dei confini geografici dell’Italia di quegli anni. The post La grande ambizione, intervista con il regista Andrea Segre appeared first on Fred Film Radio .…
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1 Stefano Centini, intervista al curatore del Focus – Taiwan al 38° BFFB 11:35
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Dopo il Focus – Galicia e quello sul cinema indigeno brasiliano, il 38° Bolzano Film Festival – Bozen mette in scena il meglio della cinematografia di Taiwan con il Focus – Taiwan . Il FOCUS – Taiwan è curato congiuntamente da Stefano Centini , produttore italo-taiwanese, con base a Taipei e Roma, e dal direttore artistico del BFFB, Vincenzo Bugno . La realizzazione della sezione è resa possibile grazie al contributo del Ministero della Cultura di Taiwan e dell’Ufficio di Rappresentanza di Taipei in Italia. Negli ultimi decenni, il cinema taiwanese ha ottenuto grandi riconoscimenti internazionali, giocando un ruolo di rilievo nel panorama cinematografico mondiale ed è per questo che il produttore Stefano Centini , la cui Volos Film ha sede a Taiwan ed a Roma, si è unito a Bugno nella selezione dei titoli da includere in rassegna, Vincenzo Bugno ha dichiarato: “ Il Focus su Taiwan è sembrata una scelta quasi obbligata e assolutamente in sintonia con l’identità artistica e politico-culturale del BFFB. “ Il BFFB38 ospita quattro protagonisti della scena cinematografica taiwanese: Laha Mebow , regista di “ Gaga “; Tsai Tsung-Lung , regista di “ And Miles to Go Before I Sleep “; Lu Yi-Ching , attrice protagonista di “ Mongrel “ ; e Stefano Centini , co-curatore di Focus Taiwan e produttore di “ Stranger Eyes “ . Il festival programmerà inoltre una proiezione speciale di “ Millennium Mambo ” (2001) di Hou Hsiao-Hsien , candidato alla Palma d’Oro. Nel contesto di una Carte Blanche dedicata a L’Immagine Ritrovata, il laboratorio di restauro della Fondazione Cineteca di Bologna, il film verrà mostrato nella sua versione restaurata. Questa pellicola, di grande impatto visivo, racconta la vita di una giovane donna divisa tra due uomini e le proprie insicurezze. The post Stefano Centini, intervista al curatore del Focus – Taiwan al 38° BFFB appeared first on Fred Film Radio .…
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1 Vincenzo Bugno, intervista al Direttore Artistico del 38° Bolzano Film Festival – Bozen 16:11
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Giunto alla sua terza edizione come direttore artistico, Vincenzo Bugno illustra il programma del 38° Bolzano Film Festival – Bozen. In programma nella città altoatesina dal 4 al 13 aprile, il Festival, per citare il suo direttore, “è un organismo in continua evoluzione, radicato in un’identità locale e nazionale che dialogano costantemente tra loro” . Confermando il suo potenziale in una regione che fa del multilinguismo e del suo essere di confine un punto di forza, il festival ha scelto due registe donne per aprire e chiudere questa edizione. In apertura la prima italiana di “ Little Trouble Girls “ ( Kajti Je Deklica ), lungometraggio d’esordio della regista slovena Urška Djukić , vincitore del premio FIPRESCI alla Berlinale 2025. In chiusura invece, Marianengraben ( La fossa delle Marianne ) di Eileen Byrne, una tragicommedia on the road che guida il pubblico attraverso il lutto e l’elaborazione del dolore. I premi alla carriera del 38° BFFB vengono assegnati a due prestigiosi nomi del cinema europeo: Alba Rohrwacher , attrice italiana tra le più versatili e apprezzate, e Christian Petzold, regista tedesco noto per pellicole raffinate come La scelta di Barbara e Il cielo brucia. Il Concorso BFFB38 presenta tredici film – di cui sei sono opere prime, con numerose anteprime italiane e una mondiale – che affrontano temi come minoranze, lingue e conflitti attraverso storie potenti e originali. Infine, Uno dei momenti più attesi sarà la proiezione integrale della trilogia “ Sex “, “ Love “, “ Dreams ” di Dag Johan Haugerud , premiato con l’Orso d’Oro all’ultima edizione della Berlinale per “ Dreams “, in collaborazione con Wanted Cinema. The post Vincenzo Bugno, intervista al Direttore Artistico del 38° Bolzano Film Festival – Bozen appeared first on Fred Film Radio .…
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1 Renate Ranzi, intervista alla project coordinator di MASO 10:08
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MASO , il programma di formazione internazionale per lo sviluppo, la produzione e la distribuzione di cortometraggi, un’iniziativa congiunta dell’IDM Film Commission Südtirol e del Bolzano Film Festival Bozen ha presentato con successo la sua prima sessione di Pitching al BFFB. Renate Ranzi , Project coordinator di MASO, racconta l’esperienza della prima edizione dove sono stati selezionati 8 progetti da ben 132 soggetti presentati provenienti da 45 paesi. Dopo il successo di MASO #1, si entra nella seconda edizione. Ranzi , infatti, lancia ufficialmente il nuovo Call for Entries per MASO #2. La seconda edizione di MASO – Short Film Training Programme darà l’opportunità a otto gruppi di filmmaker, sedici partecipanti in totale, di creare il proprio cortometraggio con la supervisione e la guida di diversi esperti internazionali. The post Renate Ranzi, intervista alla project coordinator di MASO appeared first on Fred Film Radio .…
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1 “La vita da grandi”, intervista alla regista Greta Scarano 5:19
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Dopo il successo del suo primo cortometraggio da regista, “ Feliz Navidad “, Greta Scarano arriva in sala con il suo debutto alla regia, “ La vita da grandi “, dal 3 aprile al cinema con 01 distrbution. Prodotto da Groenlandia, Halong e Rai Cinema in collaborazione con Netflix, il film si ispira alla storia vera di Margherita e Damiano Tercon, raccontata nel libro Mia sorella mi rompe le balle , edito da Mondadori. Due punti di vista, quello di Irene, una “sibling” destinata a fare la caregiver del fratello, che cresce con la missione di dover disturbare il meno possibile i genitori impegnati ad accudire il figlio con disabilità. E quello di Omar, ragazzo autistico con il sogno di cantare il rap ed esibirsi ma da sempre reso incapace di vivre la propria vita in autonomia ed in più costretto ad un continuo confronto con una sorella “normale”. Li interpretano Matilda De Angeli s e Yuri Tuci , per la prima volta sullo schermo dopo essersi fatto notare da Scarano in un suo monologo a teatro. A contribuire alla resa ironica e senza retorica del film, la scrittura a sei mani di Greta Scarano con Sofia Assirelli e Tieta Madia e la schiettezza del libro di Margherita e Damiano Tercon, il cui percorso di ricerca della felicità è stato reso perfettamente nel debutto di Scarano. “ La vita da grandi ” è stato il film di chiusura della XVI edizione del Bif&st – Bari International Film&Tv Festival. The post “La vita da grandi”, intervista alla regista Greta Scarano appeared first on Fred Film Radio .…
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1 “La guerra di Cesare”, intervista con il regista Sergio Scavio 6:40
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Alla 16 edizione del Bari International Film&Tv Festival, FRED Film radio ha incontrato il regista Sergio Scavio parlare de “ La guerra di Cesare ”, il film con Fabrizio Ferracane, Alessandro Gazale e Luciano Curreli presentato della sezione Meridiana. Un’amicizia maschile Al centro de “La guerra di Cesare” c’è il rapporto di amicizia tra i due protagonisti. Un focus narrativo originale e poco battuto dal nostro cinema. “Un po’ è una nota autobiografica. Ho coltivato tantissime amicizie maschili che mi hanno fatto soffrire, ma che nascondono legami solidissimi. Ho cercato di costruire una relazione intensa, generosa fra due figure agli antipodi” , racconta Sergio Scavio . “Una persona molto più volitiva, rabbiosa, umorale e un’altra più passiva, assecondante. Ho pensato fosse una miscela esplosiva. E di esplosioni di parla del film, quindi anche la loro relazione doveva esserlo”. Un tentativo di recupero Cesare, il personaggio interpretato da Fabrizio Ferracane asserisce con convinzione che il mondo è finito nel 1983. Sergio Scavio la pensa nello stesso modo o ha una visione più morbida sul nostro presente? “Ho sentimenti ambivalenti rispetto a questa cosa perché un mondo che si avvicinava alla giustizia è finito in quell’epoca là. Tutti possono fare riferimento alla morte di Enrico Berlinguer che chiudeva l’epoca gloriosa del partito comunista italiano” , sottolinea il regista. “Però da un lato sono molto ottimista, credo nell’essere umano. E anche questi tempi vale la pena viverli. Recuperare i sentimenti e le intenzioni di quel periodo sarebbe la cosa più giusta. E credo il film contribuisca a questo tentativo di recupero”. La scelta del cast Per mettere in scena l’evoluzione dell’arco narrativo del suo protagonista, il regista ha chiamato all’appello Fabrizio Ferracane . “È da sempre uno degli attori che considero più talentuosi della sua generazione. Lo definirei un corpo del popolo perché ha la capacità di lavorare su una classe sociale che non sempre è facile rappresentare al cinema” , spiega Sergio Scavio . “Nel cast ci sono anche molti amici. Volevo fosse un film di comunità che raccontasse tutta la mia vita e si condensasse dentro un unico film. Credo sia l’obiettivo che un’opera prima dovrebbe avere: essere densa di tutto il percorso che l’autore ha fatto fino a quel momento”. The post “La guerra di Cesare”, intervista con il regista Sergio Scavio appeared first on Fred Film Radio .…
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1 “Paura dell’alba”, intervista con il regista Enrico Masi e lo sceneggiatore Pier Giorgio Ardeni 16:51
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Alla 16ª edizione del Bari International Film & Tv Festival, FRED Film Radio ha intervistato il regista Enrico Masi e lo sceneggiatore Pier Giorgio Ardeni per parlare di “Paura dell’alba” , mediometraggio presentato al Bif&st nella sezione Concorso per il cinema italiano. Mediometraggio di finzione dedicato alla Resistenza sull’Appennino tosco-emiliano, “Paura dell’alba” si muove a metà strada tra documentario e finzione in cui si fondono ricostruzione storica e narrazione cinematografica. Un film che si ispira a fatti reali alternando materiali d’archivio, testimonianza e sequenze girate. “La Repubblica partigiana di Montefiorino è una storia esemplare di resistenza perché è un movimento che nasce dal basso. Nel senso che queste bande di ribelli pian piano si organizzarono in formazione. Non è una cosa che venne imposta dall’alto. L’unica direttiva vera in quella fase era di lavorare uniti, di combattere uniti contro i fascisti” , spiega lo sceneggiatore Pier Giorgio Ardeni . “Una cosa importante da ricordare della Resistenza modenese è che molti parroci la sostennero. Questo è il contesto dal quale siamo partiti. Abbiamo lavorato su alcuni di questi episodi, tante piccole e grandi storie drammatiche”. “Esiste un Decamerone di storie nell’Appennino che potremmo dire essere inesplorato, un patrimonio inestimabile sulla storia del Novecento” , sottolinea il regista Enrico Masi . “Queste storie sono al presente. C’è la paura che passino gli anni e che il ricordo della Liberazione e della Resistenza si affievolisca perché da un lato muoiono i protagonisti e dall’altro cambiano le tensioni sociali, le mode nella sinistra, nella storia, nella sociologia, nella politica”, spiega Enrico Masi”. “La resistenza oggi dai governi è ricordata come qualcosa di distante, ma la Repubblica italiana nasce da lì. E quindi in realtà la Resistenza, la guerra di liberazione, la guerra civile, il finale della seconda guerra mondiale e l’inizio della Repubblica sono temi al presente”. The post “Paura dell’alba”, intervista con il regista Enrico Masi e lo sceneggiatore Pier Giorgio Ardeni appeared first on Fred Film Radio .…
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1 “The Wailing”, intervista con il regista Na Hong-jin 8:32
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Nell’ambito della 23ª edizione del Florence Korea Film Fest , Na Hong-jin ci ha raccontato la sua affascinante esplorazione dei temi di religiosità e spiritualità nel suo film, “The Wailing”. Durante l’intervista, il regista sudcoreano ha condiviso come la sua passione per l’occultismo lo abbia portato a intraprendere lunghi viaggi, inclusa un’esperienza immersiva di tre mesi in Nepal, dove ha studiato culti locali. “ The Wailing ” non è solo un film horror, ma una riflessione profonda sulle debolezze umane e sul desiderio intrinseco di speranza. Na Hong-jin ci rivela come la sua carriera registica abbia evoluto le sue preferenze, passando dalla scrittura alla regia, creando così un ambiente familiare con il suo team. La trama di “ The Wailing ” si svolge attorno a Jong-goo, un ufficiale di polizia che deve affrontare una serie di omicidi inspiegabili nel suo villaggio, tutti legati a un misterioso forestiero giapponese. La tensione si intensifica quando la figlia di Jong-goo, Hyo-jin, inizia a mostrare comportamenti inquietanti, suggerendo che una forza oscura stia dilagando nella comunità. Girato in un’atmosfera di crescente angoscia, “ The Wailing ” combina elementi di thriller e horror, sfumando i confini tra bene e male e offrendo una critica acuta delle istituzioni e delle credenze. Na Hong-jin sottolinea quanto le sue esperienze di vita siano state fondamentali nel dar vita a questa trama, affermando che “ anche nelle situazioni più oscure e negative, l’essere umano cerca sempre di guardare il lato positivo “. Questo desiderio di speranza si riflette nel modo in cui i personaggi affrontano le loro sfide, nonostante l’opprimente atmosfera di negazione e paura. La cinematografia di Hong Kyung-pyo accompagna il racconto con un realismo tangibile, utilizzando la luce naturale per rappresentare il villaggio di Goksung come uno spazio dalle leggende, dove l’incomunicabilità mette alla prova la fragilità delle relazioni umane. Commistione di generi e tonalità, “ The Wailing ” culmina in un esorcismo sciamanico che non solo intrattiene, ma invita il pubblico a riflettere su questioni morali e spirituali. The post “The Wailing”, intervista con il regista Na Hong-jin appeared first on Fred Film Radio .…
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1 “Pino”, intervista al regista Francesco Lettieri 15:56
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Evento speciale al cinema, solo il 31 marzo, l’1 e il 2 aprile con Lucky Red, il documentario “ Pino ” diretto da Francesco Lettieri , a settant’anni dalla nascita di Pino Daniele. Racconta l’uomo dietro l’artista Lettieri , già co-regista di un altro documentario non convenzionale come Il segreto di Liberato . Grazie al contributo di Alex Daniele, figlio di Pino a capo della Fondazione Pino Daniele e attraverso la guida di Federico Vacalebre, giornalista e critico musicale, il film ci porta sulle tracce di un Pino ancora non raccontato, servendosi di video mai diffusi di concerti, backstage e sale d’incisione, inediti musicali, foto degli album di famiglia, appunti tratti dal diario e strumenti musicali. Nel documentario sono presenti le interviste a tanti artisti con cui ha collaborato Pino Daniele , tra cui Rosario Fiorello , Jovanotti , Vasco Rossi , Fiorella Mannoia , Loredana Bertè ma anche James Senese , Rosario Jermano , Enzo Avitabile , Tullio De Piscopo , Tony Esposito , star internazionali come Eric Clapton e poi amici di infanzia, parenti e discografici. Lettieri ci guida attraverso le scelte stilistiche del film, cosa era impossibile non includere, come ad esempio il sodalizio spirituale e professionale con Massimo Troisi e quali sono state le linee maestre del racconto su Pino Daniele: la sofferenza della mancanza di affetto, d’amore, il cercare ossigeno nei musicisti di tutto il mondo, raccontare il popolo. The post “Pino”, intervista al regista Francesco Lettieri appeared first on Fred Film Radio .…
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1 “LOL: Chi ride è fuori”, intervista alla concorrente della 5° stagione Geppi Cucciari 2:46
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Tra i concorrenti della quinta stagione di “LOL: Chi ride è fuori” , su Prime Video dal 27 marzo: Geppi Cucciari L’attrice, presentatrice e comica se l’è giocata con un parterre di esperta comicità rappresentata da Federico Basso, Enrico Brignano, Flora Canto, Tommaso Cassissa, Raul Cremona, Valeria Graci, Andrea Pisani, Marta Zoboli e Alessandro Ciacci, vincitore della seconda stagione dello show Original LOL Talent Show: Chi fa ridere è dentro. A condurre il gioco, da quest’anno, altri due assi della risata: Alessandro Siani e Angelo Pintus . Tra gli inaspettati regali di questa esperienza, Cucciari sottolinea la leggerezza: “ mi ha colpito tanto la leggerezza, dei toni, degli argomenti, degli in contri, delle parole, non un difetto ma una caratteristica che coinvolge la gente ” The post “LOL: Chi ride è fuori”, intervista alla concorrente della 5° stagione Geppi Cucciari appeared first on Fred Film Radio .…
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